Tempera su fondo oro su pannello di legno.
Misure cm 41 x 29
L'opera è corredata dalla nostra expertise in quanto periti specializzati in pittura e scultura antica.
La Settimana Santa, nella tradizione orientale e nelle chiese di rito bizantino, è dominata dal tema delle nozze di Dio con l'umanità, da cui deriva il nome dell'icona. In realtà, sotto questo titolo troviamo tre icone diverse, ma legate tra loro dalla loro comune collocazione nel quadro delle celebrazioni della Settimana Santa. Questa icona cattura l'immagine di Cristo Sposo nel momento precedente la salita al Calvario, una rappresentazione nota in Occidente come Ecce Homo: Cristo è raffigurato con il mantello rosso e la corona di spine.
L'opera è incentrata sul volto di Cristo, raffigurato secondo canoni puramente bizantini: i contorni precisi, gli occhi scuri contornati di nero all'orientale, la modulazione dell'incarnato ottenuta sotto una pittura marrone scura e densa, una maggiore enfasi sulle guance, il colore acceso della veste con un disegno geometrico di pieghe. Un altro elemento bizantino è il magnifico sfondo dorato su cui risalta l'aureola, meticolosamente incisa. Il soggetto del “Ninfio” non è molto comune nella pittura veneto-cretese, quindi si tratta di un’opera rara.
Il dipinto è stato sottoposto ad un restauro conservativo presso un laboratorio specializzato e autorizzato che ha previsto la pulitura delle vecchie pitture ossidate per ripristinare lo splendore delle cromie originali. La doratura è interamente originale e perfettamente conservata. Il pannello di legno è ben conservato e non è mai stato rinforzato. Lo studio del dipinto al microscopio durante il restauro ne conferma la datazione. Osservando attentamente le foto, si può notare il sottilissimo cretto sia nella parte dorata che in quella dipinta.
Con il termine "scuola cretese" si intende un'importante scuola pittorica nata a Creta intorno alla prima metà del XIV secolo e che si sviluppò lentamente fino a consolidarsi nella seconda metà del XV secolo. A quel tempo l'isola era sotto il controllo veneziano, che iniziò nel 1204 con il sacco di Costantinopoli e terminò nel 1669. Questa scuola artistica vide l'evoluzione dello stile classico bizantino in seguito all'introduzione di figure pittoriche occidentali, in particolare veneziane, ma anche toscane e fiamminghe. La formazione del nuovo stile della scuola cretese fu determinata principalmente dal fatto che prima della conquista di Costantinopoli da parte dei turchi nel 1453, molti iconografi lasciarono la terraferma direttamente per le isole del Mediterraneo orientale, principalmente a Creta, portando con sé l'arte del Rinascimento paleologico. L'isola, già sotto il dominio veneziano, divenne una delle più fiorenti dal punto di vista artistico, poiché il contatto con gli artisti veneziani introdusse aspetti del Rinascimento italiano nell'arte cretese, soprattutto per quanto riguarda tecniche e materiali. Ci fu una contaminazione tra i due stili che portò, tra il XVI e il XVII secolo, alla nascita di uno stile nuovo.
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