Anziana popolana
Olio su tela, 31,5 x 22 cm
Con cornice, 47,5 x 38 cm
Firmato in basso a destra
Pompeo Massani (Firenze, dicembre 1850 – 25 agosto 1920) è stato un pittore italiano che si è distinto nel panorama artistico del suo tempo per la sua pittura di genere, spesso caratterizzata da un tocco di ironia e una particolare attenzione ai costumi dell'epoca. La sua carriera, interamente legata alla città di Firenze, lo ha visto emergere come figura di spicco e, successivamente, come apprezzato accademico. La sua formazione artistica ebbe luogo presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze, un ambiente che gli fornì le basi tecniche e culturali per sviluppare il suo talento. Cruciale fu anche il periodo di tre anni trascorso nello studio del pittore Michele Gordigiani, un'esperienza che sicuramente contribuì a raffinare la sua tecnica e a indirizzarlo verso la ritrattistica e la pittura di figura. Proprio un Ritratto di Michele Gordigiani al cavalletto è oggi conservato nella Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti, testimonianza del suo legame con il maestro. Massani si fece conoscere al pubblico per la prima volta nel 1875, esponendo un Ritratto alla Società di Incoraggiamento di Firenze. Il suo successo crebbe rapidamente, e opere come La politica in canonica (1879), che gli valse una medaglia d'argento all'Esposizione di Rovigo, e Un brindisi al frate (1881), premiata a Genova, consolidarono la sua reputazione. Lo stile di Pompeo Massani è fortemente legato alla pittura di genere, con una predilezione per scene che ritraggono la vita quotidiana, spesso ambientate in interni borghesi o popolari, con personaggi in costume. Le sue opere sono animate da un'osservazione acuta e da una capacità di cogliere dettagli espressivi, spesso con un taglio narrativo e talvolta satirico. Amava raffigurare persone anziane, immerse in momenti di vita apparentemente buffi o di celebre spensieratezza, come scene di ubriachezza o di giochi di carte. Questa vena umoristica e bonaria gli valse un'ampia popolarità sia in Italia che all'estero, in particolare nel mercato americano. Oltre alle scene di genere, Massani fu anche un apprezzato ritrattista, eseguendo, tra gli altri, il ritratto di Vittorio Emanuele II e della Contessa di Mirafiore. Si cimentò anche in deliziose tavolette "dal vero", mostrando un gusto che a tratti richiamava le esperienze post-macchiaiole, e occasionalmente si dedicò a soggetti orientalisti. La sua carriera fu costellata di riconoscimenti ufficiali: nel 1887 fu insignito della Croce di Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia dal Re Umberto, e fu nominato Professore onorario dell'Accademia di Belle Arti di Firenze. Partecipò attivamente anche all'organizzazione di eventi culturali, come il ballo storico e i festeggiamenti durante le feste di maggio del 1887 a Firenze. Tra le sue opere più note, oltre a quelle già citate, si ricordano Circo equestre (esposto a Monaco nel 1889), Il gran ronde (venduto a Boston), La lezione di disegno (acquistata dalla casa Goupil di Parigi), I vecchi celibi, Una partita a carte, Il concerto, In cantina e Il saluto al gobbo. La sua capacità di creare quadri ricchi di aneddoti e di catturare la vita quotidiana con un occhio attento ai costumi del tempo ha reso le sue opere molto ricercate sul mercato dell'arte, garantendogli un successo costante e duraturo. Pompeo Massani morì nella sua città natale, Firenze, nel 1920, lasciando un'eredità artistica che testimonia il suo ruolo di interprete acuto e divertito della società del suo tempo.
Il dipinto in questione presenta una figura femminile anziana, presumibilmente una popolana o una mendicante, in piedi e appoggiata a un muro grezzo. L'opera è un eccellente esempio dello stile di Massani, caratterizzato da un'attenzione ai dettagli e alla rappresentazione della vita quotidiana, spesso con un tocco di realismo e dignità. La donna è il fulcro della composizione. Ha il viso segnato dal tempo, con rughe profonde che ne testimoniano l'età avanzata. Il suo sguardo è rivolto verso l'osservatore, con un'espressione che sembra un misto di rassegnazione e dignità. Sulla testa porta un fazzoletto dai colori vivaci, prevalentemente giallo e arancione, che contrasta con la pelle invecchiata. Il suo abbigliamento è tradizionale e modesto: indossa una camicia bianca dalle maniche ampie, coperta da un corpetto o gilet colorato, con tonalità di rosso e giallo che aggiungono un tocco di vivacità. Sulle spalle ha uno scialle rosso, ricco di pieghe e dettagli che suggeriscono un tessuto elaborato. Un grembiule rosa pallido le copre la parte anteriore della gonna, che appare di un colore grigio-marrone, con un aspetto logoro e rattoppato. Accanto a lei, sulla sinistra, tiene anche un cesto di vimini, elemento volto a contraddistinguere le figure popolari o dei venditori ambulanti. Sul muro che funge da sfondo sono affissi alcuni manifesti strappati e illeggibili, che aggiungono un senso di autenticità e di vita di strada. Massani utilizza una pennellata visibile e materica, specialmente nella resa dei vestiti e dello sfondo, che conferisce texture e profondità al dipinto. I colori sono caldi ma sobri, dominati da toni terrosi e ocra, con accenti di rosso, giallo e blu-verde che catturano l'attenzione sulla figura. L'opera trasmette un senso di realismo e un'empatia per il soggetto, tipici della pittura di genere di Massani, che amava esplorare le figure del popolo e le loro condizioni di vita, pur mantenendo una certa dignità nella rappresentazione.