Pittore romano del XVII - XVIII secolo
Olio su tela
112 x 74 cm. - In cornice 128 x 91 cm.
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Di grande carattere questo interessante San Michele Arcangelo che sottomette il demonio, opera di un pittore romano attivo a cavallo tra Sei e Settecento, che si distingue per un linguaggio ancora barocco particolarmente potente e di grande impatto visivo.
La composizione si presenta secondo lo schema iconografico tradizionale: l’Angelo ad ali spiegate, raffigurato come un giovinetto dall’etera bellezza, riprende l'immagine di un guerriero forte e delicato al tempo stesso che impugna la sua spada pronto a sferrare il colpo della vittoria all’angelo ribelle, disteso ai suoi piedi tra le fiamme infernali.
Con l’atra mano tiene la bilancia, suo attributo tipico, alludendo anche al suo ruolo nel Giudizio Universale, dove userà tale strumento per ‘pesare’ le anime: per gli eletti ci sarà l’ascesa in Cielo verso Dio Padre, raffigurato nella parte alta della tela, per i dannati la caduta nel fuoco degli inferi.
Comandante supremo delle schiere angeliche, la figura di San Michele racchiude un forte potere simbolico, a rappresentare la vittoria del Bene sul Male: lo vediamo bello e con il volto sereno, a simboleggiare la bontà, mentre il demone appare a terra, sottomesso, dolorante in una posa contorta e con lo sguardo teso, a richiamare la sua malvagità.
I caratteri stilistici del dipinto mostrano la sua appartenenza alla cultura figurativa romana, indubbiamente influenzato nella scelta iconografica dal celebre San Michele Arcangelo realizzato da Guido Reni nel 1635 per la Chiesa dei Cappuccini di via Veneto a Roma (fig.1).
Ne riprende infatti la posa del corpo, con la particolare torsione del busto che fa perno sul piede destro, con quello stile inconfondibile caratterizzato dalla sua eleganza e morbidezza, che lo fece diventare un modello di bellezza ideale, tanto che numerosi autori contemporanei ne replicarono la composizione per soddisfare i collezionisti del tempo.
Tra questi, con un altro dipinto certamente ispirativo per il nostro pittore, possiamo menzionare il San Michele Arcangelo realizzato dal Guercino nel 1644 per la chiesa di San Nicolò a Fabriano (fig.2), ispirato dalla bellezza del dipinto del Reni, ma traducendo il medesimo soggetto con un tono più drammatica, che ben ritroviamo nella nostra tela.
Le condizioni di conservazione dell’opera sono buone. L'opera è completata da una bella cornice in legno dorato e laccato.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI:
Il dipinto è corredato di certificato di autenticità e scheda iconografica descrittiva.
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