Con cornice: cm 50 x 41 x 5,5
Un affascinante esempio di natura morta floreale del XVII secolo di Scuola Lombarda. L'opera si presenta con una composizione densa e drammatica, tipica del gusto e dell'estetica dell'epoca, in particolare per l'uso marcato del chiaroscuro.
Il fondo scuro, quasi nero, annulla qualsiasi riferimento spaziale, creando un palcoscenico di pura oscurità da cui emergono i fiori. Questo espediente tecnico, non solo accresce il volume e la plasticità dei singoli petali e delle corolle, ma infonde anche un senso di mistero e una profonda meditazione sulla caducità della bellezza e della vita, tema centrale nelle nature morte seicentesche.
Il bouquet è ricco e variato, sebbene i toni cromatici siano concentrati prevalentemente sui rossi intensi, i rosa carichi e i bianchi luminosi, con qualche accenno di verde scuro quasi invisibile. Al centro della composizione, in posizione dominante, si nota un grande tulipano varigato – simbolo di lusso e, data la sua natura effimera, un'ulteriore allusione al vanitas – con petali esterni di un rosso profondo striato di bianco, che cattura la luce in modo eccezionale. Attorno ad esso, una profusione di rose di diverse sfumature di rosso e rosa, alcune già in piena fioritura e altre che mostrano i primi segni di appassimento, suggerendo il passare del tempo. Una rosa chiara, quasi bianca o azzurrata, spicca per contrasto cromatico nella zona centrale sinistra, aggiungendo un punto focale di luce fredda.
I fiori sono disposti in un vaso d'oro o bronzo, appena visibile nell'ombra alla base del dipinto. La pennellata è materica, particolarmente efficace nel rendere la morbidezza vellutata dei petali e la loro consistenza carnosa. La luce, direzionata e potente, colpisce i fiori dall'alto o lateralmente, generando riflessi e ombre profonde che modellano le forme con grande realismo.
Stato di conservazione: Il dipinto è in buone condizioni.
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