"Dipinto olio su tela raffigurante ragazzo morso da un topo, entro cornice antica."
Dipinto olio su tela raffigurante ragazzo morso da un topo, entro cornice antica.Letteratura
F. Scaletti, Caravaggio, Catalogo ragionato delle opere dedicate, attribuite e controverse, Napoli 2017, vol. II, pag. 65, riprodotta in bianco e nero fig. 66 (come artista caravaggesco; erroneamente identificato come versione di Mameli).
Quest'opera, eseguita probabilmente intorno al 1620, si ispira al Ragazzo morso da una lucertola di Caravaggio conservato alla National Gallery di Londra.
La popolarità dei primi dipinti romani di Caravaggio portò a una proliferazione di copie e adattamenti. Tra le varie interpretazioni di questo tipo di soggetti c'è Il ragazzo morso da un gambero del Musée des Beaux-Arts di Strasburgo, opera variamente attribuita a diversi pittori del XVII secolo e oggi associata ai Saraceni in pensione.
Il ragazzo, con gli occhi spalancati per lo shock e la bocca spalancata, urla di dolore mentre un topo gli morde l'indice. L'opera potrebbe essere letta come un'allegoria del dolore: il ragazzo che ha torturato il topo viene poi morso, dovendo così sopportare lo stesso tipo di dolore che questi gli ha appena inflitto.
Oltre al dipinto attuale, di questa composizione si conoscono altre due versioni: una nella collezione Borromeo, Isola Bella, e un'altra già nella collezione Mameli, Roma, e venduta (come scuola romana, inizi del XVII secolo) all'asta (Vienna, Dorotheum, 10 novembre 2020, lotto 86).