Gianpaolo Pavesi, Insetti architetti in studio, turni all’alba.
Tecnica: Tecnica mista su cartone (grafite, china, olio? gouache?)
Misure: 51 × 36,2 cm
Datazione: circa anni ’70–’80
Stato di conservazione: buono. Il retro, parte integrante dell’opera, presenta schizzi, annotazioni e firma
Composizione concettuale e ironica ambientata in uno studio tecnico popolato da insetti giganteschi, ciascuno seduto al proprio tavolo da disegno. Le annotazioni orarie tracciate a mano (“6.30”, “6.45”, “8.30!”) suggeriscono una routine alienante, in cui il gesto progettuale si trasforma in una ripetizione automatica e disumanizzata.
L’opera alterna rigore grafico e immaginazione grottesca, in una gamma cromatica essenziale dominata da neri, grigi e toni giallastri. Gli insetti, replicati con cadenza quasi ritmica, abitano uno spazio freddo e impersonale, che richiama un ufficio tecnico senza identità.
Il retro dell’opera
Sul verso del cartone si trovano elementi di grande interesse: una testa dipinta con toni caldi, schizzi architettonici, numerazioni, annotazioni e una seconda firma. Il retro testimonia la natura processuale dell’opera e ne rafforza la coerenza concettuale, in linea con la pratica sperimentale degli anni ’70.
Gianpaolo Pavesi fu attivo in Lombardia tra gli anni ’70 e 2000. Figura poliedrica, lavorò tra arti visive, editoria e teatro. Documentato come illustratore (ad esempio per un volume pubblicato a Milano nel 1971), fu docente di disegno dal vero all’Accademia di Belle Arti di Brera, presso la Scuola degli Artefici. Partecipò anche a progetti teatrali e formativi, oltre a presentare le sue opere in mostre, tra cui una personale alla Galleria 72 di Bergamo nel 1976.
Il suo linguaggio unisce rigore architettonico e immaginazione surreale, con frequenti incursioni nel grottesco e nel paradosso.