Gentiluomo con spada nella fucina di un fabbro. Italia, prima metà del XVII secolo
Olio su tavola di noce
Misure senza cornice: 22 × 18,5 cm
Cornice: 28,5 × 25 cm (non coeva)
Una fucina. Strumenti ordinati sopra la fornace: tenaglie, martelli, pinze. Al centro, un corpo maschile nudo, piegato verso il fuoco. La luce rossastra del metallo incandescente lo rischiara dal basso, mettendone in evidenza la muscolatura poderosa e le torsioni accentuate.
È un fabbro. Ma non basta dirlo. L’anatomia è trattata con tale rigore plastico da evocare l’eredità michelangiolesca, filtrata dalla cultura manierista post vasariana. Non si tratta di un semplice artigiano. La posa, la costruzione del corpo, l’intensità del gesto indicano uno studio più alto.
Un altro uomo osserva. È vestito con eleganza: mantello, cappello alto, spada al fianco. Un gentiluomo, forse un committente. Forse qualcosa di più. La sua presenza carica la scena di tensione. Non è chiaro se stia acquistando un’arma, supervisionando una fusione, o partecipando a un rito.
Sulla destra, una donna con un bambino. In ombra. È la moglie del fabbro? Una nutrice? Un’allegoria? La scena sembra ruotare attorno a questi tre poli: il lavoro, l’osservatore armato, la maternità.
Non si tratta di una scena di genere. O lo è solo in apparenza. Le atmosfere sono cupe, il chiaroscuro netto. La luce selettiva isola i corpi, li scolpisce. Un impianto che richiama il tenebrismo e l’influenza fiamminga o olandese del primo Seicento.
Ma il supporto – una tavola sottile e unica in noce – suggerisce una produzione italiana. Toscana? Forse. Ma non si esclude l’opera di un artista nordico attivo in Italia, o di un italiano sensibile a quelle influenze. Il formato ridotto rafforza l’ipotesi: non è un quadro da parete, ma da collezione. Da mani esperte. Da occhi eruditi.
E poi c’è il soggetto: una fucina, un uomo col fuoco, un visitatore con spada. Troppo per non evocare Vulcano. O un’alchimia silenziosa. Metallo, calore, trasformazione. Non è solo una scena. È un enigma.
Stato di conservazione
Buono. Tavola sana. Piccole usure compatibili con l’età. Patina coerente.