Paesaggio con scena di caccia
Olio su tela
154 x 233,5 cm
Firmato in basso a destra.
Il paesaggista, Nicola Viso è ricordato dal De Dominicis per un confronto con Michele Pagano. Nel suo Paesaggio con ruderi, datato 1724, egli mostrò un radicamento nei modi di Salvator Rosa, con un senso convulso dell’aspetto naturale ed accenni all’arte del Coccorante. L’artista ha unito la tematica paesaggistica con la veduta ideata con rovine, nonché la veduta marina sui modelli degli olandesi. Assieme a Michele Pagano, Gaetano Martoriello, Francesco Graziani, Leonardo Coccorante, Gennaro Greco faceva parte dell’esigua squadra di paesaggisti, inteso nel significato più ampio del termine visto che gli ultimi due furono rovinisti, che a Napoli cercarono di esprimere, non felicemente compresi, l'arcadica visione della natura. Nell’opera in esame, traspare la matrice romana, la quale evidenzia la sua conoscenza di Gaspard Dughet, Jan Frans van Bloemen, Jacob de Heusch. Il Viso ha un linguaggio pittorico assolutamente originale, la sua pennellata è tanto breve quanto vibrante nell'acceso gioco cromatico.