Jacob Philipp Hackert (seguace di)
Prenzlau, 1737 – San Pietro di Careggi, 1807
Veduta del cantiere di Castellammare col varo del vascello Partenope, il Vesuvio sullo sfondo
olio su tela, cm. 52×52
entro cornice in legno dorato
La scena raffigurata è un episodio ben preciso della storia del Regno delle Due Sicilie. Si tratta infatti del varo dell’imponente vascello da guerra Partenope, orgoglio della marina borbonica, il 16 agosto 1786. La scena è ambientata presso il cantiere navale di Castellammare e raffigura la baia gremita di spettatori che assiste all’evento. Protagonista al centro della composizione è proprio la maestosa nave, alla cui poppa sventola la bandiera del Regno delle Due Sicilie.
Seguendo lo stile di Jacob Philipp Hackert, il pittore cattura un momento storico con una precisione quasi documentaristica, combinata con un gusto pittorico per i dettagli paesaggistici e l’atmosfera luminosa. Il Vesuvio è elemento paesaggistico e allo stesso tempo simbolo del legame indissolubile tra il territorio napoletano e la sua cultura.
Questo dipinto che si presenta nel raro formato tondo è quindi un’importante testimonianza sia storica che artistica, atta a celebrare un evento significativo attraverso una composizione equilibrata e ricca di dettagli.
Jacob Philipp Hackert (1737–1807) è stato un pittore tedesco, celebre per i suoi paesaggi e vedute marittime, che ha trovato grande successo nel panorama artistico europeo del XVIII secolo.
Nato a Prenzlau, in Germania, si formò artisticamente a Berlino e perfezionò il suo stile durante i soggiorni in Francia e in Itali. Arrivò a Napoli nel 1771, durante un periodo di forte interesse per l’arte e la cultura da parte della corte borbonica.
Grazie alla sua fama crescente, fu presto invitato a lavorare per Ferdinando IV di Borbone, divenendo il pittore ufficiale di corte. Durante il suo soggiorno, Hackert realizzò numerosi dipinti che celebravano il paesaggio campano e i successi della marina borbonica.
Hackert portò a Napoli un approccio innovativo al paesaggio, fondendo la tradizione classica italiana con un naturalismo nordico.
Le sue opere divennero un mezzo per esaltare la bellezza del territorio campano e rafforzare l’immagine della monarchia borbonica. Influenzò anche artisti locali e seguaci che ripresero i suoi temi e il suo stile, perpetuandone l’eredità nella pittura napoletana.