Realizzato in Francia alla fine del XIX secolo da Christofle,marchiato sulla base.
A partire dal nucleo di un laboratorio di oreficeria a conduzione familiare, Christofle &C. compie un salto qualitativo quando Charles Christofle acquisisce a partire dal 1842 brevetti per doratura e argentatura mediante il processo dell’elettrolisi che apre a un nuovo modo di intendere la modellazione dei metalli. Insieme alla galvanoplastica e alla lavorazione delle leghe, l’elettrolisi diviene il modo di produrre in grandi serie oggetti a varia scala, da quella domestica (posateria, oggettistica anche in combinazione con altri materiali) a quella pubblica e urbana. Lampadari e gruppi scultorei popolano i grandi edifici, esito delle trasformazioni della Parigi di Secondo Impero, oltre che le tavole dei nobili e dei borghesi. Il processo seriale non significa un allontanamento dal contributo degli artisti, nella logica delle fonderie. Scultori come Albert-Ernest Carrier-Belleuse, Charles Gumery e altri, prestano la propria creatività per la produzione di gruppi scultorei destinati agli spazi e agli edifici pubblici, ma, alla svolta del secolo anche stoviglie, posate e piccoli oggetti decorativi sono affidati a nuove figure di progettisti. Luc Lanel e Gio Ponti (tra gli altri) traghettano l’azienda e le tecniche di produzione nella fase Art Déco e contribuiscono a definire una diversa e contemporanea figura di artista ibrido: il designer