Benedetto Boschetti fu uno scultore e scalpellino vissuto a Roma intorno al 1820 e la cui esistenza è nota fino al 1880 circa. Artista eclettico e visionario, di cui si sa poco, occupò un posto di rilievo nella Roma del secondo trentennio del XIX secolo. Possedeva una vivace bottega in Via Condotti, dove gli aristocratici europei del Grand Tour si recavano per acquistare costosi oggetti d'arte che evocassero i luoghi e le emozioni del loro viaggio. La sua vasta produzione comprendeva oggetti in marmo scolpito (all'epoca, era comune utilizzare per queste opere il "marmo da scavo", che era quindi molto ricercato e costoso) I suoi materiali preferiti erano il Giallo Antico di Numidia, il Rosso Antico e il Pavonazzetto, preferibilmente nei toni del verde scuro: marmi morbidi e compatti perfetti per la creazione delle sue splendide opere, caratterizzate da grande perizia tecnica, estro creativo e squisita eleganza. Iniziò molto probabilmente la sua carriera come mosaicista (tra cui un piano di tavolo in mosaico per Palazzo Torlonia e un piano di tavolo in mosaico filato raffigurante il Trionfo di Cupido/Amore, ora nella Collezione Gilbert di Londra) e, in questa veste, partecipò alla prestigiosa Esposizione Internazionale di Londra del 1851, vincendo una medaglia. Successivamente la sua produzione si evolse e si ampliò, e Boschetti iniziò a creare virtuosi oggetti in marmo scolpito, principalmente per committenti stranieri, in cui dimostrò un approccio delicato e perito ai grandi modelli del passato. Nel 1876, partecipò alla prestigiosa Esposizione del Centenario di Filadelfia con una statua in bronzo brunito di Cesare Augusto (presumibilmente una copia della statua di Augusto di Prima Porta); Molte delle sue opere sono presenti in prestigiose collezioni private (la Gilbert sopra citata) e pubbliche (Museo di Toledo, Ohio).