"Ritratto del Re di Sardegna Vittorio Amedeo III di Savoia. Ambito di Giovanni Panelalbo."
Ritratto del Re di Sardegna Vittorio Amedeo III di Savoia. Ambito di Giovanni Panelalbo.Ritratto di Vittorio Amedeo III di Savoia (Torino, 26 giugno 1726 – Moncalieri, 16 ottobre 1796) fu re di Sardegna, duca di Savoia e sovrano dello stato sabaudo dal 1773 al 1796.
Dipinto di scuola piemontese, ambito di Giovanni Panelalbo (1742–1815), pittore di corte dei Savoia.
Databile all'ultimo quarto del XVIII secolo.
Tecnica: olio su tela. Tela originale ancora presente.
Il dipinto è in buone condizioni, non presenta difetti rilevanti da segnalare, presenta una crepa normale per l'epoca sulla tela.
Il dipinto ha mantenuto i suoi colori vivaci ed è stato recentemente pulito da un restauratore professionista ed esperto.
Il sovrano è rappresentato in armatura militare e abiti reali. Al collo porta un'onorificenza molto importante per Casa Savoia: l'Ordine dell'Annunziata. Grande pendente in oro, raffigurante la scena dell'Annunciazione, con l'arcangelo davanti alla Madonna inginocchiata. Il mantello rosso con l'interno foderato di pelliccia ed ermellino è un ulteriore simbolo monarchico. La corona poggia sul cuscino rosso vermiglio. Un fatto curioso : nel Ducato di Savoia (1416-1713) e poi nel Regno di Sardegna (1720-1861) la cerimonia di incoronazione non esisteva mai e il regno di un nuovo sovrano iniziava con una cerimonia di giuramento, poiché gli antichi stati italiani erano nominalmente anche feudi imperiali ed avevano rituali diversi rispetto alle grandi monarchie dell'Europa centrale.
Cornice in legno antico verniciato.
*Giovanni Panelalbo, ritrattista, fu allievo di Beaumont a Torino per quanto riguarda il disegno e la pittura di Batoni a Roma, dove fu inviato nel 1772, con l'appoggio di Vittorio Amedeo e Maria Antonia, ancora duchi. Tra il 1774 e il 1779 dipinse ritratti per la Casa Reale e nel 1779 ottenne il permesso di trasferirsi non solo in Italia, ma anche in Francia per perfezionare la sua arte. Dal 1782 fu nominato "ritrattista" dal sovrano con uno stipendio di 300 sterline e nel 1789 fu nominato membro della Reale Accademia. La sua attività è documentata fino al 1799.