"Dipinto su Marmo di S. Vincenzo Ferrer, XVII Secolo TIMEO HOMINES ET DONA FERENTES. "
Dipinto su Marmo di S. Vincenzo Ferrer, XVII Secolo TIMEO HOMINES ET DONA FERENTES.
il dipinto raffigura una figura angelica, un santo, che indossa un abito scuro con colletto bianco e tiene un libro aperto .
• Periodo: Fine del XVII secolo.
• Cornice: Antica in legno dorato con alcune mancanze, probabilmente risalente al XVIII secolo.
• Conservazione: L’opera si presenta in ottimo stato di conservazione.
• Scuola: Italiana, con una possibile attribuzione a Napoli.
• Rappresentazione: Il santo è rappresentato con ali e una fiammella sopra la testa, simboli che possono indicare la presenza dello Spirito Santo o una particolare illuminazione divina. Il libro aperto che tiene potrebbe simboleggiare la sua sapienza e la sua attività di predicatore.
Nel dipinto il libro che il santo tiene aperto contiene il testo “TIMEO HOMINES ET DONA FERENTES”.
Questa è una famosa frase in latino che si traduce in “Temo gli uomini [anche] quando portano doni” ed è un riferimento alla storia del cavallo di Troia nell’Eneide di Virgilio. È un monito a diffidare anche quando sembra che si stia ricevendo un beneficio o un regalo. Potrebbe essere usato nel contesto del dipinto per simboleggiare la saggezza e la prudenza, qualità che potrebbero essere associate a San Vincenzo Ferrer come predicatore e santo.
San Vincenzo Ferrer, noto anche come Vicent Ferrer in valenciano, fu un importante religioso dell’ordine dei Domenicani. Nato a Valencia nel 1350, visse durante il “grande scisma d’Occidente” e si distinse per i suoi sforzi di riconciliazione tra le fazioni rivali della Chiesa. Morì a Vannes nel 1419.