L’Evangelista, stante su di un suppedaneo, è riconoscibile in quanto tale dalla mano benedicente e dall’altra reggente un libro, ed è collocato tra due colonne tortili poggianti su semplice base e terminanti con capitelli a foglie d’acanto molle.
L’aureola è tonda, solida e inclinata in avanti verso il basso, per essere visibile agli occhi di uno spettatore che guardasse dal basso, data l’altezza a cui era collocato il monumento, un tempo poggiante su colonne alla maniera di un pulpito.
Lo spazio architettonico in cui è inserito il Santo, non coerente a livello dimensionale come ancora accadeva nella prima fase del Gotico in Italia, è individuato da un peduccio che regge un fregio a motivi geometrici scolpiti (triangoli a rilievo e rettangoli piani).
Motivo che si ripete (ma in verticale) anche nella superficie laterale sinistra della lastra, che era a vista in quanto facente angolo con altra lastra perpendicolare. L’altro lato ha l’incastro invece per una lastra adiacente.
Superiormente, incastri e resti di ferro sono traccia di un elemento (un fregio? un coperchio?)a copertura del monumento.
Oggetto di straordinaria qualità e sentimento, in ottime condizioni salvo purtroppo il naso del santo ed una piccola crepa in basso a sinistra, praticamente invisibile e che non ha provocato mancanze al pezzo.
Dim. cm 31,5 x 16 x 61H