Eroe italico a cavallo, scultura in terracotta, Giorgio Rossi (1894–1981)
Terracotta modellata a mano dall’artista
Dimensioni: Altezza 37 cm
Pezzo unico
Documentata nel catalogo Le voci di dentro. La scultura di Giorgio Rossi, Ed. Polistampa
Esposta in diverse mostre monografiche dedicate all’artista
Questa scultura in terracotta di Giorgio Rossi rappresenta un eroe italico su un cavallo impennato, con una corona d’alloro sollevata — simbolo classico di virtù civica e di trionfo. La figura maschile nuda, giovane e atletica, incarna forza e solennità, richiamando l’iconografia eroica diffusa in Italia nel periodo tra le due guerre. La posa suggerisce al tempo stesso energia e elevazione, sospesa tra il gesto fisico e il valore simbolico.
Il colore caldo e vibrante della terracotta trasmette un senso di antichità e intemporalità. La superficie richiama la continuità con la scultura antica, evocando l’immagine di un kouros etrusco o di un guerriero romano, sospeso tra archetipi classici e stilizzazione moderna.
Lo stile fonde solennità arcaica e semplificazione novecentesca, in una sintesi che si potrebbe definire "Art Déco etrusco". Questo equilibrio tra riferimenti classici e chiarezza formale è caratteristico della fase matura del linguaggio di Rossi: sobrio, espressivo e profondamente radicato nella tradizione scultorea toscana.
L’opera proviene direttamente dal lascito dell’artista ed è rimasta conservata nella collezione di famiglia.
Esposizioni:
Quest’opera appartiene al periodo in cui Rossi partecipò a importanti esposizioni nazionali, come la Biennale di Venezia (1930, 1936), dove le sue opere furono apprezzate per la qualità tecnica e per la capacità di interpretare la modernità senza tradire la tradizione.
Biografia dell’artista:
Giorgio Rossi (1894–1981) è stato uno scultore toscano di grande rilievo, capace di interpretare il realismo e la tradizione figurativa con una sensibilità moderna. Nato a Firenze, si formò presso l’Accademia di Belle Arti sotto la guida di Antonio Bortone. Le sue opere, spesso in terracotta e alabastro, si distinguono per una sintesi formale che esalta la forza espressiva del soggetto attraverso un linguaggio moderno e raffinato.
Ha partecipato a prestigiose esposizioni, tra cui la Biennale di Venezia (1930, 1936), ricevendo apprezzamenti per la qualità tecnica e l’originalità del suo lavoro. Per oltre trent’anni ha insegnato alla Scuola Artistica e Industriale di Volterra, influenzando generazioni di artisti e contribuendo al rinnovamento artistico della Toscana. Le opere di Rossi, spesso provenienti dall’eredità familiare, testimoniano il suo contributo alla scultura italiana del Novecento, in un equilibrio tra tradizione e innovazione, radici etrusche e sensibilità moderna.