Agar e Ismaele confortati dall'angelo: Studio preparatorio nella collezione di Palazzo Colonna
Pier Francesco Mola (1612-1666) si configura come una figura di spicco nel panorama della pittura romana del XVII secolo. La sua arte, caratterizzata da una notevole versatilità, seppe fondere in maniera originale le suggestioni del colorismo veneto, la solidità del disegno bolognese e la grandiosità della tradizione romana. La sua formazione artistica fu un percorso eclettico, segnato da viaggi e dall'apprendimento presso diversi maestri, un bagaglio di esperienze che indubbiamente influenzò il suo approccio a soggetti sacri e mitologici. La sua carriera si svolse prevalentemente a Roma, dove ebbe l'opportunità di lavorare per importanti famiglie aristocratiche che agivano come mecenati, tra le quali si annovera, con buone probabilità, anche la nobile casata dei Colonna.