Alessandro Magno fa visita al sepolcro di Achille
Bottega di Francesco De Mura (Napoli, 1696 – Napoli, 1782)
Olio su tela
74 x 99 cm. - In cornice 85 x 113 cm.
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Configurabile come pregevole opera di scuola napoletana della metà del Settecento, il dipinto proposto raffigura un affascinante episodio sulla vita di Alessandro Magno, tratto dal racconto di Plutarco.
In particolare, il grande condottiero, accompagnato dal suo seguito di fedeli, si accinge a far visita al sepolcro di Achille che, come tradizionalmente in arte, è rappresentato come una struttura a forma di piramide.
I soldati al suo fianco, uno in piedi che si accinge a lavarsi le mani, altri tre seduti al suo fianco che osservano con rispetto il grande sepolcro, sono con ogni probabilità Efestione, comandante del suo esercito e carissimo amico d'infanzia, Tolomeo, Cratero e Clito il Nero, generali macedoni che lo supportarono nelle sue campagne militari; l’anziano in piedi alla sua destra sarebbe invece Aristotele, suo grande maestro e figura che ricoprì un ruolo fondamentale nella sua formazione.
La visita alla tomba di Achille ebbe un'importanza fondamentale per Alessandro Magno perché rappresentava un chiaro riferimento alla sua ambizione di identificarsi con l'eroe omerico, simbolizzando il suo desiderio di raggiungere una gloria immortale e di costruire un impero all'altezza delle sue gesta.
Il dipinto è tradizionalmente riferito a Francesco de Mura (Napoli 1696-1782) ed è pertanto attribuibile ad un pittore gravitante nella sua bottega. Allievo favorito di Francesco Solimena, il De Mura fu uno degli interpreti più raffinati e brillanti delle tendenze della pittura rococò del XVIII° secolo, che a Napoli ottenne un grande successo.
Il dipinto si accosta perfettamente al suo linguaggio pittorico, ricalcandone la sensibilità cromatica, che si esprime in colori caldi, morbidi e trasparenti, dai toni pastello, dai riflessi cangianti per la varia incidenza della luce che sfuma i contorni e avvolge le figure.
Attivo nelle principali residenze reali di Ferdinando IV di Borbone ed attento alle tendenze dell'arte europea di gran moda alla corte di Maria Carolina di Sassonia, moglie di Ferdinando IV, De Mura schiarisce e rende ancora più pittoriche le composizioni del suo maestro, esplicando un elegante gusto rococò in chiave meridionale, che vediamo perfettamente riflesso nella nostra tela.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI:
L’opera venduta viene venduta completa di una cornice antica coeva ed è corredata di certificato di autenticità e garanzia.
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