Misure
H tot cm 50
H busto cm 39
L cm 30
P cm 24
Questo busto a grandezza naturale esprime tutta la capacità e la maestria dello scultore Antonio Frilli. Opera di difficile esecuzione data la particolare torsione della testa che ne altera tutte le proporzioni, Frilli ha saputo eseguirla egregiamente, in maniera proporzionata ed elegante, il che la rende superba da ogni punto di vista.
Anche la sua storia è affascinante: opera dello scultore Antonio Canova, è ispirato alla celebre statua marmorea che si trova nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze. Quest'opera fu commissionata per sostituire la Venere de' Medici, trasferita a Parigi da Napoleone. Il busto, una splendida riproduzione del torso della Venere Italica, è un esempio di arte neoclassica, con particolare attenzione alla resa dei dettagli, come i capelli e l'eleganza del viso. La Venere Italica, realizzata tra il 1804 e il 1812, è un'opera che Canova concepì come una sorta di reinvenzione del soggetto della Venere de' Medici. L'artista, infatti, non si limitò a una mera copia, ma cercò di cogliere l'essenza della bellezza ideale e della grazia femminile, tipiche dello stile neoclassico. Il busto, in particolare, esalta la morbidezza della pelle e la delicatezza dei tratti del viso, rendendo omaggio alla bellezza classica con un tocco di modernità.
Antonio Frilli è stato un abile scultore fiorentino e professore presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Aprì il suo laboratorio in città in via dei Fossi, nel 1860, dove ancora ha sede la Galleria Frilli. Lì iniziò a lavorare assieme a pochi assistenti a sculture in marmo di Carrara per prestigiose committenze private. In pochi anni la raffinatezza delle sue opere lo resero celebre in tutto il continente europeo ed ebbe modo di proporre i suoi capolavori a saloni internazionali in Australia e negli Stati Uniti. Ben presto raggiunse eccellenti risultati divenendo uno degli scultori più ambiti del suo tempo. Fu presente all'Esposizione Centennale di Philadelphia del 1876; nel 1881 le sue statue e i suoi arredi da giardino furono esibiti nel padiglione italiano a Melbourne in Australia.
Nel 1904, due anni dopo la morte di Frilli, suo figlio Umberto partecipò alla Louisiana Purchase Exposition a St. Louis nel Missouri, dove uno dei lavori del padre, una scultura raffigurante una donna su un'amaca (Nude Sleeping in a Hammock) realizzata in marmo bianco di Carrara, vinse il Grand Prize e sei medaglie d'oro. Nel 1999, lo stesso pezzo fu venduto da Sotheby's con un'asta stimata $800,000.