Bozzetto di natura morta di selvaggina appena spennata appesa
Olio su cartone, 23 x 38 cm
Prima metà del XX secolo, scuola italiana
In buono stato di conservazione; margini con piccole scheggiature, segni di usura e fori da spilli, tipici di un utilizzo in studio. Probabile bozzetto preparatorio per un dipinto di dimensioni maggiori.
Un piccolo esemplare di selvaggina — probabilmente una pernice o una beccaccia — ancora parzialmente piumato e pronto per la cucina, è raffigurato con la stessa pittura corposa, rapida e senza filtri del bozzetto dei pesci. Nessuna scenetta di caccia né paesaggio di contorno: qui conta solo il corpo appeso, il peso, la materia viva resa con pennellate spesse e decise.
La tavolozza mescola grigi, bruni, tocchi di blu e accenti di rosso, enfatizzando la resa della carne e delle piume arruffate. I piccoli fori e i margini usurati confermano la funzione di appunto pittorico di bottega, utilizzato per studiare la posizione e la struttura del soggetto.
Stessa mano, stesso gusto diretto e sincero: un frammento di esercizio accademico italiano della prima metà del Novecento, dove la presenza fisica della selvaggina vale più di qualsiasi ornamento.