L’opera, realizzata da Giulio Cantalamessa (1846–1924), raffigura un eminente esponente della borghesia romana, Francesco Maranelli, nato alla fine del XVIII secolo. Il personaggio, probabilmente archivista o ingegnere, sembra essere stato coinvolto nella gestione del catasto romano — ipotesi suggerita dal documento che tiene tra le mani, che rappresenterebbe un indizio della sua funzione.
Cantalamessa, artista colto dell’Italia post-unitaria, fu non solo pittore ma anche critico d’arte, museologo e direttore di prestigiose istituzioni museali. Nato ad Ascoli Piceno, studiò all’Accademia di Belle Arti di Bologna e si perfezionò sotto Antonio Ciseri a Firenze. Fu alla guida della Galleria Estense di Modena, delle Gallerie dell’Accademia di Venezia e infine della Galleria Borghese di Roma, dove il suo intervento si distinse per il rispetto scrupoloso dell’arredo originale. Fu inoltre il primo soprintendente alle gallerie e ai musei di Roma e del Lazio.
Il dipinto si presenta in buono stato di conservazione e meriterebbe un’operazione di pulitura; si segnala una lieve lesione della tela, evidenziata nell’ultima fotografia. Si segnalano anche tracce di tarli sulla cornice di legno.