Accampamento del 70° Reggimento nei pressi di Firenze, 9 giugno 1912 – disegno di Augusto Gardelli.
Matita nera su carta
Misure: 21 × 31 cm
Firmato e datato in basso: 9 giugno 1912
Augusto Gardelli (Forlimpopoli, 1886 – Firenze, 1968)
Disegno militare raro e intenso, raffigurante tre giovani soldati italiani in uniforme da campo. Il foglio è firmato e datato “9 giugno 1912” e reca l’iscrizione manoscritta “accampamento … alle Croci”. Il numero “70” chiaramente visibile sul berretto di uno dei soldati identifica con precisione il 70° Reggimento Fanteria “Ancona”, attivo sin dal 1862 e parte della Brigata “Ancona”.
La località indicata come alle Croci corrisponde con ogni probabilità al Passo delle Croci, situato tra Pratolino e Monte Morello, in area collinare a nord di Firenze, lungo l’antico collegamento con il Mugello. All’epoca era utilizzato come zona di manovre militari e accampamenti temporanei.
Gardelli cattura il momento con un tratto sicuro e controllato. La luce colpisce mani, braccia e volti con grande efficacia plastica, mentre le ombre sono costruite con un senso decorativo che richiama il linguaggio dell’Art Nouveau, ma con una tensione più interiore, quasi premonitrice. Il disegno non è solo un documento, ma anche un frammento di introspezione sul volto giovane e silenzioso di un’Italia che si stava preparando – forse inconsapevolmente – a una trasformazione profonda.
È significativo che Forlimpopoli, città natale di Gardelli, e il Passo delle Croci, siano due luoghi relativamente vicini, e che l’artista abbia osservato e disegnato questa scena direttamente sul posto.
Il disegno proviene da una cartella originale di Augusto Gardelli, contenente schizzi e acquerelli realizzati tra il 1912 e il 1918, alcuni durante il servizio militare.
Stato di conservazione: molto buono; margini lievemente irregolari ma stabili.
Augusto Gardelli (1886–1968)
Pittore e scultore nato a Forlimpopoli, si trasferì a Firenze nel 1905 per studiare presso l’Accademia di Belle Arti. Dopo un soggiorno formativo in Inghilterra, tornò definitivamente in Toscana, dove aprì uno studio in via Masaccio. Partecipò a cinque Biennali di Venezia (dal 1928 al 1940), alla Quadriennale di Roma (1935) e fu nominato Accademico Aggregato dell’Accademia delle Arti del Disegno nel 1952. Le sue opere sono conservate presso la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi e in collezioni pubbliche a Pistoia