Robert-Léopold Leprince, Ritratto di giovane donna in abito bianco. Ca. 1830
Olio su tela, 16,5 x 21 cm (senza cornice); con cornice in legno dorato XIX secolo 28 x 33 cm
Firmato in rosso a destra Léopold Leprince
Questo piccolo ritratto appartiene alla Francia della Restaurazione, intorno al 1830, quando la moda femminile proponeva pettinature con riccioli laterali ornati da fiocchi scuri e abiti leggeri in mussola, con maniche a sbuffo e cinture colorate. La giovane donna è raffigurata con uno sguardo diretto e un atteggiamento raccolto, davanti a uno sfondo sobrio ma suggestivo: un cielo grigio-azzurro e un profilo collinare reso con attenzione atmosferica. La costruzione del paesaggio, seppur ridotto a pochi tratti, rivela la mano di un pittore paesaggista, sensibile agli effetti naturali della luce.
La firma in rosso Léopold Leprince identifica l’opera come lavoro di Robert-Léopold Leprince (Parigi, 1800 – Chartres, 1847), esponente di una vera e propria dinastia di pittori: figlio del pittore Anne-Pierre e fratello di Auguste-Xavier (1799–1826) e di Gustave (1810–1837). Come i celebri Coypel, Van Loo o Vernet nel secolo precedente, i Leprince rappresentano l’esempio della continuità familiare nella pratica artistica all’inizio dell’Ottocento.
Leprince esordì al Salon di Parigi nel 1822 e vi espose regolarmente fino al 1844, ottenendo già nel 1824 una medaglia. La sua attività si rivolse principalmente al paesaggio e alle scene rurali, spesso dipinte dal vero nella foresta di Fontainebleau e nella campagna parigina, anticipando le tendenze naturalistiche che avrebbero portato alla Scuola di Barbizon. Morì prematuramente a soli 47 anni. Sue opere sono oggi conservate in importanti musei internazionali, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York, la Fondation Custodia, il Louvre e Versailles.
Il telaio porta il timbro del fornitore parigino Roch Petit, Passage de l’Opéra, attivo negli anni 1820, che collega direttamente l’opera all’ambiente artistico parigino in cui Leprince operò, con atelier in rue Childebert, a breve distanza dal Passage de l’Opéra.