Bellissimo dipinto ad olio raffigurante San Girolamo, colto nel momento di meditazione e scrittura. Il santo è rappresentato seminudo, avvolto nel tipico mantello rosso, mentre con una mano sorregge un grande volume aperto e con l’altra tiene una penna, in un gesto che sottolinea la sua attività di traduttore e dottore della Chiesa.
La composizione è arricchita da numerosi simboli iconografici: il teschio, emblema della vanitas e della meditazione sulla caducità della vita; il leone, suo attributo tradizionale, qui raffigurato in primo piano con espressione vigile; il trombone dorato che dall’alto convoglia un fascio di luce sul santo, allusione alla chiamata divina e alla rivelazione.
XVII secolo, scuola italiana.

































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