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Un anticipatore della pittura atmosferica: Louis Carrogis Carmontelle

Louis Carrogis Carmontelle fu un pittore, autore, scenografo, drammaturgo e architetto francese. Si tratta di un artista poco affrontato dagli studiosi e dalla critica: è però un brillante anticipatore non solo della rivoluzione impressionista ma di tutti gli studi d’avanguardia.

Cenni biografici

Nato a Parigi nel 1717 da una famiglia di umili origini, Carmontelle si formò studiando geometria e matematica.

Diventò poi ingegnere e lavorò per i duchi d’Orléans progettando e realizzando nel 1785 il Parco Monceau. Inoltre, completò anche La Folie de Chartres edificata tra il 1769 e il 1773 dall’architetto Louis-Marie Colignon.

Il Parc Monceau di Parigi

Il Parc Monceau di Parigi

Si tratta di un artista complesso e completo perché si dedicò anche alla stesura di testi teatrali, alla pittura e fu anche un anticipatore delle invenzioni del pre-cinema.

Verso una pittura di trasparenza e di movimento

Carmontelle fu in primis un grande ritrattista. Realizzò molti ritratti, soprattutto su carta, per reali, nobili e intellettuali della propria epoca.

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Ritratto del barone d’Holbach, seconda metà XVIII secolo (fonte: Wikipedia)

Quello che interessa maggiormente è però la sua attività di pittura di trasparenza. Influenzato dalle ricerche artistiche in corso nella Francia della sua epoca, realizzò dei veri e propri paesaggi su vetro anticipando i generi ottici.

Grazie alla modulazione data dalla luce naturale che filtrava dalla pura trasparenza del vetro, dunque, il dipinto assumeva una connotazione molto distante da quella della pittura su tela dei suoi contemporanei.

Continuando delle ricerche, nel 1783 approdò alla realizzazione di un vero e proprio rotolo alto 50 metri e lungo 42 metri che, montato su due rulli lignei, quando veniva srotolato conferiva la percezione di movimento. Si tratta dei Décors trasparentes animés: sono degli anticipatori delle pellicole cinematografiche e altro non sono che disegni a tempera o ad acquarello su supporto trasparente raffiguranti paesaggi o scene campestri.

L’artista anticipò gli studi della corrente impressionista intuendo le potenzialità che la luce naturale, lontana da quella artificiale tipica dello studio dei pittori dell’epoca, poteva avere in tutte le arti. I rotoli sono l’indice di quanto Carmontelle guardasse avanti rispetto alla propria epoca preannunciando la nascita dei primi strumenti ottici creati quasi un secolo dopo.

La luce atmosferica diventa quindi uno nuovo strumento dell’arte capace di conferire potenzialità del tutto inesplorate e di connettere le presenze.

Proprio come Claude Monet, tentò di inserire la dimensione temporale all’interno della pittura provando a romperne in confini contaminandola con mezzi specifici che fino ad allora nessuno aveva mai pensato potessero appartenerle, come ad esempio il movimento. Il compito di far muovere le immagini spetterà però al cinema ma non si può negare che lo sguardo lungimirante di Carmontelle non sia arrivato a progettare uno dei primi antenati della lanterna magica.

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