In gondola
Acquarello su carta, cm 102,7 x 66,5
Firmato in basso a sinistra: N. Cipriani
Discendente da una famiglia veneta stabilitasi nel primo quarto del XIX secolo presso la Città Eterna, Nazzareno Cipriani studiò a Roma e lavorò presso lo studio laziale del pittore napoletano Achille Vertunni, accanto a Pietro Barucci e Pio Joris, figure che influenzarono nettamente l’elaborato processo di consolidamento del suo ricco immaginario visivo: negli anni ‘60, periodo entro cui si svolse la sua formazione, si dedicò principalmente a dipinti di carattere storico o religioso, in linea con le consolidate tendenze romantiche ottocentesche. Raggiunta la maturità artistica, Cipriani predilesse la raffigurazione di paesaggi, sia della sua terra di origine, il Veneto, sia della sua patria di adozione, il Lazio. Le sue vedute veneziane sono generalmente colte nel grigio chiarore di un'aspettativa di pioggia: gondole in controluce – elementi scuri e solitari – connotano esattamente il luogo, dando vita ad un’atmosfera atemporale e sospesa, dai tratti quasi mistici e spirituali. Nei suoi acclamati paesaggi romani, invece, le scene appaiono popolate da vernacolari personaggi in costume tipico ed illuminate da una luce sgargiante, che infonde serenità. A partire dagli anni Settanta dell’Ottocento – periodo in cui il pittore frequentò in maniera continuativa esposizioni nazionali ed internazionali, tra cui ricordiamo la Mostra romana degli amatori e cultori e l’Esposizione delle Belle Arti di Vienna, spesso essendo affiliato ai membri del gruppo In arte libertas di Costa e Santorio – Cipriani, affascinato dagli splendidi dipinti di Fortuny, si appassionò alla tecnica dell’acquerello, di cui divenne un eccellente maestro; nel 1875 fu tra i dieci fondatori dell'Associazione degli Acquarellisti romani, con i quali partecipò a mostre fino al 1913. Sue splendide opere ad acquerello furono presentate presso l’Esposizione nazionale di Roma nel 1883 (L'addio della sposa), presso la Royal Academy di Londra e presso la romana accademia di San Luca.
Il presente dipinto del Cipriani raffigura una scena veneziana, con una gondola che solca le calme acque della laguna al tramonto. Un gondoliere sospinge l’imbarcazione, entro il cui scafo due innamorati si scambiano confidenze, sulle placide acque dai riflessi cangianti della laguna di Venezia: l’utilizzo della tecnica dell’acquarello permette di rendere alla perfezione i giochi di luce dello specchio d’acqua, rendendo unica questa meravigliosa veduta veneziana.