La composizione, fortemente simmetrica, è centrata sulla figura orizzontale del Cristo morto, in procinto di essere calato nel sepolcro con un lenzuolo tenuto da due robusti uomini; al centro, in piedi dietro al sepolcro, è la Madonna, affiancata sulla destra dalla Maddalena con un vasetto di unguento, mentre intorno sono disposte diverse figure maschili, alcune delle quali impegnate in fitte conversazioni e abbigliate con abiti “moderni”, cinquecenteschi, che già dalla pittura rinascimentale venivano inseriti per alludere alla committenza.
In basso, in primo piano, gli strumenti della Passione, la corona di spine, i chiodi, il martello e la tenaglia per estrarre i chiodi, tutti resi con rigorosa precisione nel dettaglio esecutivo, anche coloristico. Sullo sfondo a sinistra, dietro una roccia, si intravvede la città di Gerusalemme.
La figura emaciata e pallida di Gesù risalta in mezzo ai colori acidi, dissonanti delle altre figure, che spiccano per le anatomie turgide e anatomicamente perfette fin quasi all’artificiosità, o meglio al manierismo.