Scuola bolognese, XVII secolo
Attribuzione: Attribuibile a Francesco Brizio (Bologna, 1574 – 1623)
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: 94,5 x 74,5 cm (senza cornice)
Dimensioni con cornice: 119 x 94 cm
Cornice a cassetta in legno scolpito, inizio XVII secolo, ridipinta, ornata agli angoli con stemmi, probabilmente legati alla famiglia Este (?)
Stato di conservazione: Buono stato generale, con alcune abrasioni superficiali
Francesco Brizio, formatosi nella scuola di Ludovico Carracci, occupa una posizione singolare tra il classicismo bolognese, le ultime tensioni manieriste e un naturalismo ereditato dal XVI secolo. La sua esperienza come incisore gli ha trasmesso un gusto per la sintesi formale, una tensione grafica e talvolta un’espressività quasi grottesca.
In questo dipinto, questi elementi si ritrovano riuniti: la composizione monumentale tipica della scuola bolognese è animata da deformazioni espressive — in particolare nel braccio di San Giuseppe o nei tratti del piccolo San Giovannino — che evocano il passaggio dal modello pittorico al linguaggio incisorio.
Il dipinto riprende elementi della Madonna della Scodella di Correggio (Galleria Nazionale di Parma), in particolare il gesto di San Giuseppe nell’atto di cogliere una palma, qui reso con una torsione più marcata e un effetto di stilizzazione grafica.
Il volto della Vergine, dal modellato più morbido, introduce una dimensione più naturalistica, che funge da punto di equilibrio tra le diverse tensioni stilistiche. L’opera testimonia così un dialogo fecondo tra l’eredità parmense e la tradizione bolognese, filtrato attraverso il prisma di un artista dalla doppia identità: pittore e incisore.