Jehan Frison (1882–1961), Natura morta con gallo e funghi, fauvismo belga, anniJehan Frison (1882–1961), autore di questa Natura morta con gallo e funghi, appartiene al clima del fauvismo belga ed ebbe un legame stretto con Rik Wouters. All’inizio del Novecento frequentava Boitsfort, allora un villaggio verde e semi-rurale del Brabante, divenuto centro vitale per i pittori fauves come Ferdinand Schirren, Edgard Tytgat, Charles Dehoy e Auguste Oleffe.
In questo ambiente Frison sviluppò negli anni 1930–40 una pittura espressionista legata al fauvismo, trasformando soggetti domestici e di cucina in immagini di sorprendente modernità.
La tela raffigura un gallo domestico accostato a funghi, dipinti con pennellate vigorose e contrasti cromatici che richiamano la forza espressiva del fauvismo brabançon.
Non si tratta di selvaggina da caccia, ma di una scena di cucina rurale, che riflette l’attenzione dell’artista per la vita semplice e concreta del suo tempo.
Olio su tela, firmato in basso a sinistra e monogrammato “JF” al verso. Misure senza cornice 55,5 × 46 cm; con cornice 65 × 54 cm. Sul retro si osservano segni grafici, testimonianza diretta del processo creativo di Frison.
Jehan Frison è presente in collezioni pubbliche belghe, tra cui il Musée Charlier e il Museo d’Ixelles, che conserva la natura morta Les Concombres del 1917.
Nato a Bruxelles nel 1882 e morto a Linkebeek nel 1961, Frison fu pittore, incisore e scultore. Studiò all’Accademia Reale di Belle Arti di Bruxelles, rimase legato alla cerchia di Rik Wouters e fu sempre fedele al Brabante, dove elaborò un linguaggio personale che unisce materia pittorica e libertà cromatica, pienamente inserito nella stagione del fauvismo belga.



































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