Enrico Sirello, 1974 – Composizione ottica a moduli bianchi con linea rossa
Questa opera di Enrico Sirello (Livorno, 1930 – 2012), realizzata nel 1974, appartiene al nucleo dei bozzetti per murale sviluppati dall’artista negli anni Settanta, nel pieno della sua ricerca sull’arte come esperienza visiva e percettiva.
La composizione è costruita su una sequenza di moduli bianchi ripetuti su fondo nero, attraversati nella parte superiore da una linea rossa orizzontale, che introduce un elemento di tensione direzionale e di discontinuità visiva. La ripetizione delle forme genera un ritmo ottico che muta al variare dello sguardo, secondo un principio di instabilità percettiva che Sirello definiva in relazione agli effetti anisotropici.
Queste strutture non nascono come rappresentazioni di oggetti riconoscibili, ma come configurazioni astratte pensate per attivare lo sguardo dello spettatore. Sirello considerava lavori come questo “appunti” o “studi”, ossia passaggi intermedi di un processo progettuale più ampio, destinato spesso a interventi murali o ambientali.
L’opera si colloca nell’ambito della ricerca italiana legata all’Arte Programmata, in dialogo con la psicologia della Gestalt e con lo studio dei meccanismi della percezione visiva. In questo contesto, la pittura diventa uno spazio di sperimentazione tra forma, ritmo e direzione, più che un’immagine da contemplare passivamente.
Tecnica: acrilico su tavola.
Dimensioni: 35 × 35 cm.
Firmata, datata e titolata sul retro.
Numero di archivio: 05/1266.
Condizioni: buone condizioni generali, con lievi segni del tempo coerenti con l’epoca e la funzione di bozzetto.
Cornice: listello in legno dipinto nero, originale.






































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