Il micromosaico è incassato in una montatura in oro a profilo liscio e leggermente bombato, probabilmente destinata a spilla o piccolo medaglione da collezione. Il retro, in lamina d’oro finemente incisa a tratti incrociati, conferma l’alta qualità dell’opera.
Per finezza esecutiva, repertorio iconografico e raffinatezza della cornice, l’opera è riconducibile alla celebre bottega di Giacomo Raffaelli (1753–1836), tra i fondatori della tecnica del micromosaico moderno. Un esemplare pressoché identico è conservato al Victoria and Albert Museum di Londra (inv. M.259-1960), e rappresenta uno dei modelli più riconoscibili della produzione raffaelliana di fine Settecento.