Europa centrale (area austro-tedesca), metà XIX secolo
Materiali: avorio scolpito, base in legno ebanizzato
Altezza totale: 25 cm – Altezza della sola scultura: 19 cm
CON CITES
Raffinata figura femminile in avorio raffigurante Diana, la dea romana della caccia, rappresentata in una posa fiera e composta. La divinità è raffigurata con una testa di cinghiale appena abbattuto sorretta in grembo, simbolo della sua forza e dominio sulla natura, mentre un cane da caccia, fedele compagno, le si avvicina ai piedi. Sul dorso reca una faretra colma di frecce, ulteriore attributo iconografico tipico.
L’opera rivela una maestria tecnica straordinaria: le pieghe fluide del panneggio, la resa naturalistica degli animali e l’elegante compostezza del volto testimoniano una lavorazione di alto livello. Lo stile neoclassico e l’iconografia mitologica permettono di collocare l’opera attorno alla metà del XIX secolo, in ambito austro-tedesco, noto per la raffinata produzione di sculture in avorio destinate al collezionismo e all’arredo aristocratico.