Area fiamminga, fine XVII – inizi XVIII secolo (ca. 1680–1720)
Cornice lignea dorata coeva o di poco successiva
Il dipinto raffigura un gentiluomo maturo a mezzo busto, girato di tre quarti e rivolto verso lo spettatore. Il volto, dai tratti decisi e severi, è incorniciato da capelli lunghi e mossi, con baffi e piccolo pizzo. L’abbigliamento è tipico della moda aristocratica e borghese fiamminga tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento: veste scura, con camicia bianca dalle ampie maniche di seta, arricciate ai polsi, e un ampio colletto piatto ricamato, segno di distinzione sociale.
Le mani, accuratamente dipinte, mostrano la destra che regge un guanto arrotolato, mentre la sinistra indossa l’altro guanto, simbolo di dignità e rango. Sul fondo neutro, nella parte superiore destra, compare uno stemma araldico policromo, elemento che permette di collegare il ritratto a una specifica famiglia nobiliare dell’area fiamminga.
L’opera appartiene alla tradizione della ritrattistica fiamminga tardo-barocca, legata ai modelli seicenteschi ma aggiornata al gusto più chiaro e levigato dei primi decenni del XVIII secolo.