L’opera si configura come un sorprendente incontro tra scultura, installazione luminosa e design contemporaneo. Una potente testa in marmo bianco — sintesi immaginaria tra il gladiatore romano e la forza primordiale di Hulk — esplode da un pannello in corten, che appare lacerato e aperto da un’energia incontenibile. Le fratture metalliche, piegate verso l’esterno, diventano proiezioni di forza che amplificano la drammaticità del volto colto in un urlo titanico.
Dal cuore di questa fenditura si sprigiona la luce: grazie a un sistema di LED a intensità regolabile tramite telecomando, l’opera si trasforma anche in lampada d’ambiente. L’illuminazione, che fuoriesce dalla bocca spalancata e dalle frange metalliche, può essere modulata con un semplice gesto, aumentando o diminuendo la luminosità attraverso un comando circolare. Così, la scultura non solo cattura lo sguardo, ma diventa parte viva dello spazio che abita, fondendo estetica e funzionalità.
La combinazione di materiali sottolinea il messaggio: il marmo rimanda alla classicità e alla memoria eterna, il corten evoca la resistenza del ferro corroso, mentre la luce artificiale porta il tutto nel linguaggio contemporaneo, accentuando i contrasti e dando dinamismo all’insieme.
Progettata come un “quadro-scultura” da appendere a parete, questa creazione unisce arte pop, monumentalità classica e tecnologia, generando un’icona visionaria che supera i confini della materia per proiettarsi nello spazio dello spettatore.