Madonna con il Bambino, San Giovannino e due angeli che annunciano la crocifissione

Madonna con il Bambino, San Giovannino e due angeli che annunciano la crocifissione
Madonna con il Bambino, San Giovannino e due angeli che annunciano la crocifissione-photo-2
Madonna con il Bambino, San Giovannino e due angeli che annunciano la crocifissione-photo-3
Madonna con il Bambino, San Giovannino e due angeli che annunciano la crocifissione-photo-4
Madonna con il Bambino, San Giovannino e due angeli che annunciano la crocifissione-photo-1
Madonna con il Bambino, San Giovannino e due angeli che annunciano la crocifissione-photo-2
Madonna con il Bambino, San Giovannino e due angeli che annunciano la crocifissione-photo-3
Madonna con il Bambino, San Giovannino e due angeli che annunciano la crocifissione-photo-4
Madonna con il Bambino, San Giovannino e due angeli che annunciano la crocifissione-photo-5
Madonna con il Bambino, San Giovannino e due angeli che annunciano la crocifissione-photo-6
Madonna con il Bambino, San Giovannino e due angeli che annunciano la crocifissione-photo-7

Descrizione dell’oggetto d’antiquariato :

"Madonna con il Bambino, San Giovannino e due angeli che annunciano la crocifissione"
Bottega di Raffaello Vanni (Siena, 1595- 1673)

Madonna con il Bambino, San Giovannino e due angeli che annunciano la crocifissione

Olio su tela, cm 69 x 94

Con cornice, cm 85 x 100


Il dipinto qui discusso costituisce una delle numerose varianti di una fortunata composizione ideata dal noto artista senese Raffaello Vanni. Il prototipo del soggetto, che evidentemente ebbe una notevole fortuna, coincidente con un’opera passata in collezione privata, ci permette di stabilire in che tempo il pittore ideò questa composizione. La tela, infatti, si lega ai lavori del Vanni degli inizi degli anni Quaranta: in particolare, mostra delle chiare analogie con la Sant’Elena di Santa Maria in Publicolis a Roma, eseguita nel 1644 per cardinal Marcello Santacroce. Qui la santa ha una tipologia così simile a quella della Madonna nel dipinto in esame da indurci a pensare che il pittore si sia servito della stessa modella. Identico appare inoltre l'uso del colore che modella i soffici panneggi, così la veste rossa della sant’Elena segnata da pastose pieghe ricompare nella Madonna dell'opera qui presentata. Per non dire della stessa sfumata delicatezza degli incarnati lattei che accumuna le due opere alla Madonna col Bambino e sette serafini della Banca Monte dei Paschi di Siena (inv. 2961), un altro caposaldo di questo straordinario 1644, anno che vede la definitiva consacrazione del pittore non solo a Siena ma anche a Roma, dove partecipa attivamente alla grande impresa della decorazione a fresco del Palazzo Patrizi. La scena si svolge in un ambiente domestico: la Vergine sta ricamando, quando il Bambino richiama la sua attenzione su due angeli che stanno issando la Croce. La Madonna abbandona il suo lavoro e con espressione malinconica abbraccia teneramente il Bambino mentre san Giovannino cerca di consolarlo. San Giuseppe, vigile in secondo piano, arriva con l'asinello probabilmente per fuggire con la Famiglia in Egitto. L'episodio, che costituisce una chiara premonizione della Passione, si denota per i suoi accenti patetici e drammatici. La composizione è palpitante sia per il dinamismo dei gruppi sia per la surriscaldata poetica degli affetti, componenti chiave per quanto concerne lo sviluppo del gusto barocco. Questo schema compositivo introdotto dal Vanni, anche grazie alla circolazione delle incisioni, si diffonde in tutta la penisola e viene imitato da vari artisti: cruciale in questo senso è la versione del dipinto collocata presso la chiesa napoletana di Santa Maria di Chiaia.

Raffaello Vanni fu un pittore che operò prevalentemente nella sua città natale, Siena, a cavallo tra il manierismo tardo e le prime manifestazioni del barocco, lasciando un'impronta significativa nell'arte senese del XVII secolo. Nato nel 1595, la sua formazione artistica affonda le radici in un ambiente ancora profondamente influenzato dalla grande tradizione manierista toscana, ma Vanni si dimostrò presto sensibile alle nuove correnti che stavano emergendo a Roma e altrove. I suoi primi passi nel mondo dell'arte lo videro probabilmente allievo o comunque vicino alla bottega di Francesco Vanni, suo padre e stimato pittore manierista. Da lui apprese i rudimenti del disegno, la composizione e l'uso del colore, assorbendo quella grazia e quell'eleganza tipiche del manierismo senese. Tuttavia, Raffaello non si limitò a replicare gli stilemi paterni; il suo desiderio di aggiornamento lo spinse a un viaggio fondamentale a Roma. Nella capitale pontificia, Vanni ebbe modo di entrare in contatto con le opere dei grandi maestri del primo barocco, in particolare con quelle di Pietro da Cortona, il cui dinamismo, la ricchezza cromatica e la monumentalità delle figure lo affascinarono profondamente. Questa esperienza romana fu cruciale per la sua evoluzione stilistica. Al suo ritorno a Siena, portò con sé una rinnovata sensibilità, unendo la raffinatezza manierista ereditata dal padre a una maggiore vitalità e drammaticità, tipiche del nascente gusto barocco. Le sue opere, disseminate in diverse chiese e palazzi di Siena e dintorni, testimoniano questa sintesi stilistica. Raffaello Vanni fu un artista prolifico, capace di affrontare temi sacri e profani con eguale perizia. Le sue pale d'altare si distinguono per la composizione equilibrata, l'uso sapiente della luce e la resa espressiva dei personaggi, spesso caratterizzati da panneggi mossi e gesti eloquenti. Nonostante l'influenza romana, Vanni mantenne sempre un legame con la tradizione senese, visibile nella delicatezza deivolti e in una certa grazia compositiva che non venne mai completamente abbandonata in favore del puro impeto barocco. La sua carriera si protrasse per molti decenni, attraversando diverse fasi stilistiche che riflettono i cambiamenti culturali e artistici del Seicento. Morì nella sua Siena nel 1673, lasciando un'eredità artistica che contribuì a definire il panorama pittorico senese del suo tempo, ponendosi come una figura di transizione tra due epoche e dimostrando la capacità di assimilare e reinterpretare le nuove tendenze senza mai perdere la propria identità.
Prezzo: 2 800 €
Epoca: XVII secolo
Stile: Arte moderna
Stato: Buono stato

Materiale: Olio su tela
Larghezza: 94
Altezza: 69

Riferimento (ID): 1597445
Disponibilità: Disponibile
line

"Ars Antiqua srl" Vedi altri oggetti di questo antiquario

line

"Pittura Religiosa, Arte moderna"

Antiquariato simile su Proantic.com
Ricevi la nostra newsletter

Rimanete aggiornati su tutte le novità e gli oggetti d’antiquariato messi in vendita da professionisti antiquari, selezionati di volta, in volta con cura dal team di Proantic per la nostra newsletter

line
facebook
pinterest
instagram

Ars Antiqua srl
Antiquaire généraliste
Madonna con il Bambino, San Giovannino e due angeli che annunciano la crocifissione
1597445-main-6894580c2b7d3.jpg

+39 02 29529057



*Un messaggio di conferma ti sarà inviato da info@proantic.com Controlla la tua casella di posta elettronica, compresa la “Posta indesiderata”

Thank you! Your submission has been received!

Oops! Something went wrong while submitting the form