(Utrecht 1590 – 1656)
Pastorella con nido di uccelli
Olio su tela, cm. 86x66
Entro bella cornice intagliata e dorata
Questo dipinto, attribuibile a un seguace del pittore olandese Gerrit van Honthorst (1592-1656), si distingue per la piacevolezza del soggetto e l’atmosfera intima e luminosa.
La protagonista del dipinto è una giovane donna dal volto radioso, con guance leggermente arrossate e uno sguardo sereno che sembra catturare l’attenzione dello spettatore. Il sorriso accennato dona al personaggio una naturalezza vivace e accattivante, che trasmette immediatamente una sensazione di allegria e dolcezza.
Indossa un ampio cappello di paglia dai bordi ondulati, foderato di stoffa azzurra, che le incornicia il viso. L’abbigliamento dai toni vivaci si rifà alla tradizione popolare dell’epoca. Nella mano sinistra la figura sostiene un nido con cura e delicatezza: al suo interno due colombe bianche sembrano pronte a prendere il volo, simbolo di purezza, amore e speranza. La presenza degli uccelli e il gesto protettivo della donna creano una scena idilliaca e suggestiva, carica di poesia.
L’ambientazione scura sullo sfondo permette alla luce di concentrarsi sul soggetto principale, rivelando l’influenza della pittura caravaggesca, caratterizzata dai forti contrasti tra luci e ombre (chiaroscuro). Questo espediente mette ulteriormente in risalto la bellezza della giovane e i dettagli delle mani, della stoffa così come i particolari naturalistici del nido e dei due piccoli uccellini.
Gerrit van Honthorst (1592-1656) è stato un celebre pittore olandese del Secolo d’Oro, noto soprattutto per le sue opere influenzate dallo stile caravaggesco. Nato a Utrecht, van Honthorst fu uno dei più importanti esponenti della Scuola di Utrecht, un gruppo di artisti olandesi che adottarono l’uso del chiaroscuro drammatico caratteristico di Caravaggio.
Dopo aver completato la sua formazione iniziale nei Paesi Bassi, Honthorst viaggiò in Italia intorno al 1610, soggiornando a Roma, dove entrò in contatto diretto con le opere di Caravaggio e con i caravaggeschi locali.
Durante questo periodo, sviluppò il suo talentonel rappresentare scene illuminate da luci artificiali, come candele o lanterne, un tratto distintivo che gli valse il soprannome di “Gherardo delle Notti”. Al suo ritorno nei Paesi Bassi, van Honthorst guadagnò rapidamente fama internazionale, lavorando per importanti committenti come la corte inglese di Carlo I e la corte danese. Le sue opere spaziavano da scene religiose a dipinti mitologici, ritratti e scene di genere, sempre caratterizzate da una resa magistrale della luce e un tono vivace.
La sua influenza fuvasta, non solo nei Paesi Bassi ma anche in altre corti europee, dove venne riconosciuto come uno dei più brillanti interpreti della luce e dell’ombra caravaggesca.