Fine del XVII secolo
Coppia di angeli inginocchiati
Legno dorato, cm 85 x 47 x 33,5
I due angeli sono realizzati in legno intagliato e successivamente dorato, come anche le nuvole su cui sono inginocchiati. I riflessi di oro si fanno più marcati e lucenti lungo i panneggi plastici dei manti mentre i corpi, i volti e le stesse nubi appaiono di un tono più velato e scuro. Le linee morbide dei panneggi si abbinano perettamente con i giri e le volute delle nubi e dei capelli riccioi di entrambi; la coppia pare inoltre messa in dialogo: l’angelo con le mani giunte cerca lo sguardo dell’altro che incrocia le braccia e abbassa il capo verso il basso, in segno di umiltà o di pudore. La sensazione di plasmabilità che viene conferita al legno è indice dell’estrema abilità dello scultore, operante in Francia verso la fine del XVII secolo, periodo in cui lo stile barocco inizia ad assumere i primi tratti di quello che diverrà successivamente il rococò. Questi cambiamenti si svilupparono attrno a motivi motivi già presenti nel barocco, ridotti a una dimensione più a misura d'uomo, soprattutto nella decorazione d'interni, nell'arredamento e nelle arti applicate. Per quanto si percepiscano una grazia placida meno improntata al dinamismo vorticoso del barocco, le pieghe degli abiti e le nuvole spiraliformi insieme ai gesti delle braccia “muovono” le due figure facendole dialogare. Inoltre il tono più solenne o almeno non così leggero e giocoso, avvicina maggiormente questa coppia di statue al gusto barocco, ancora vivo negli anni appena successivi dopo più di un secolo di egemonia culturale, artistica e sociale.