"Carlo De Veroli - Salomè"
Carlo De Veroli, nato a Carrara nel 1890 e formato all’Accademia locale, inizia il suo percorso nello studio di Carlo Nicoli e poi a Roma accanto allo zio Arturo Dazzi durante i lavori per l’Altare della Patria. Dopo la Prima Guerra Mondiale si trasferisce stabilmente a Napoli, dove frequenta l’ambiente artistico di Vincenzo Gemito e partecipa alle prime esposizioni nazionali. Negli anni Venti abbraccia le tendenze del Ritorno all’ordine, presentando opere a soggetto mitologico e ritratti a Napoli e alla Biennale di Venezia, sviluppando uno stile che fonde solennità arcaica e morbidezza moderna ispirata alla statuaria greca più antica. Nel decennio successivo elabora un linguaggio plastico primitivo ma fluido, evidente in opere come
Dopo il bagno, e continua a esporre in importanti rassegne tra Napoli, Venezia, Roma e Firenze. Sul finire degli anni Trenta la sua ricerca si irrigidisce verso forme più severe e monumentali, avvicinandosi sempre più al modello delle Korai; in questo periodo riceve numerose commissioni pubbliche, incluse le statue per lo Stadio dei Marmi, e ottiene la cattedra di scultura a Napoli, che perde poco dopo a causa delle leggi razziali. Muore nel 1938 nella stessa città, a soli quarantanove anni.