Raffinato ritratto di gentiluomo, raffigurato in divisa da ufficiale dell’esercito di Gioachino Murat, re di Napoli durante il periodo dell’Impero Napoleonico. L’opera cattura l’eleganza e la dignità del soggetto, che indossa la tipica uniforme militare dell’epoca, simbolo del potere e della modernizzazione voluta dal sovrano francese.
Un dettaglio minuto, ma affascinante, è l’orecchino che il soldato porta all'orecchio destro, un segno di raffinatezza e distinzione personale che suggerisce il carattere nobile e combattivo del ritratto. La decorazione militare appuntata al petto evidenzia il grado e l’onore del soggetto, mentre il taglio dei capelli, tipico della moda dell’epoca, è completato da due grandi basette che incorniciano il volto con un tocco di distinzione tipica del periodo.
Il pittore, di grande mano, ha saputo cogliere non solo i dettagli più minuti dell’abbigliamento e degli ornamenti, ma anche l’essenza del soggetto attraverso il suo sguardo fiero e il portamento imperioso. L’opera è attribuibile sicuramente a un pittore napoletano attivo nel primo quarto dell’Ottocento, periodo in cui l’influenza francese si intrecciava con la tradizione artistica locale, dando vita a un'estetica raffinata e solenne.
Un ritratto che non solo documenta un’epoca storica, ma cattura anche l’essenza di un momento di transizione, quando il Regno di Napoli si trovava al centro delle vicende europee.



























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