La scultura presenta i caratteri del gotico centro-italiano, con irradiazioni tipiche provenienti dalla Francia, come ad esempio la corona.
Sotto cromia e gesso (presenti solo in minime tracce), l’intaglio è duro e deciso ma non nasconde la estrema raffinatezza delle linee e delle forme, che tra Umbria, Abruzzo e Marche viene resa con una spessa gessatura.
Nel nostro esempio, data la straordinaria qualità, questa raffinatezza la si può contemplare benissimo senza la finitura del gesso.
Il volto della Vergine, nonostante la ieraticità, appare dolce grazie alle linee degli occhi e del volto, che è incorniciato da uno splendido velo da cui, nella parte alta, spuntano due ciocche di capelli.
Stante sulle sue gambe, il Bambino tiene in mano un uccello e presenta una espressione seria ma coinvolta, presente.
Il panneggio delle vesti è caratteristico della bottega di provenienza e mostra una eccezionale qualità nella resa.
Il trono è semplice e squadrato.
La scultura, grazie a strati di gesso molto spessi che, più o meno originali l’hanno sempre protetta da agenti esterni e tarli, si presenta in condizioni tutto sommato ottime.
Solo una mancanza al braccio destro sia della Vergine che del Bambino, oltre a un lobo dell’elemento centrale della corona che è stato peró rimesso.
La scultura, con i suoi tratti distintivi di una manifattura che ha tradotto lo stile gotico proveniente dalla Francia in un linguaggio più rustico, elaborato ed eterogeneo, si presenta dunque come esempio ottimamente conservato e di grandissima qualità.
Dim. cm 37 x 37 x 78