Giunto a noi in ottime condizioni, pur con poche tracce di policromia (rosa nell’incarnato, bianco nel perizonium), questo splendido Cristo di transizione tra romanico e gotico si caratterizza per la finezza e raffinatezza di barba e capelli.
Gli occhi sono chiusi ma sembra che sia ancora presente nella sua figura uno sguardo di quieta accettazione della morte, che appare non turbarlo nella posizione del corpo e delle braccia aperte ma non contorte.
L’addome è tripartito e le linee che individuano costato e pancia sono stilizzate e sintetiche, questo in quanto col gesso si sarebbe poi rifinito il tutto.
Il perizonium è tipico, così come la postura dei piedi sovrapposti in questo modo è tipica dell’area spagnola di questo periodo.
Le braccia sono coeve e pertinenti.
Dietro si puó notare come i tarli abbiano lavorato molto, senza per fortuna danneggiare la parte frontale (probabilmente trasferiti da una croce adiacente al retro?).
Il legno presenta poi alcune spaccature dovute al tempo.
Oggetto di grandissimo pregio e rarità, in condizioni notevoli.
Dim. cm 72 (mano-mano)
Dim. cm 73 (capo-piedi)