Roma, prima metà del XIX secolo
Tessere vitree minute su supporto in rame
La piccola placchetta raffigura una vivace scena naturalistica: su un prato erboso, davanti a una mangiatoia lignea resa con minuziosa prospettiva, si raccolgono quattro piccoli uccellini – probabilmente cardellini o passeri – colti in pose diverse: alcuni poggiati a terra, altri sulla mangiatoia, uno sospeso in volo. A destra, a completare la composizione, compare un esemplare più grande e variopinto, dalle piume rosse, arancio e verdi, che si distingue come elemento esotico e ornamentale, forse un fagiano o un pappagallo stilizzato.
Il fondo chiaro e compatto, costruito con tessere regolari e serrate, esalta il cromatismo delle figure, mentre il terreno in sfumature verdi e brune restituisce profondità e naturalismo. La resa accurata delle piume e la delicatezza nella distribuzione delle tessere testimoniano l’altissima qualità tecnica di una bottega romana di primo Ottocento, attiva negli anni del Grand Tour.
Il soggetto, ispirato ai mosaici antichi di Pompei e di Roma che raffiguravano nature vive e scene di animali, era molto apprezzato dai viaggiatori stranieri, che acquistavano queste placchette come raffinati souvenir artistici da incastonare in tabacchiere, scatole o cornici preziose.





























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