Porcellana dipinta in smalti policromi e oro, con coperchio e presa a leone guardiano
Eccezionale coppia di vasi giapponesi in porcellana Imari, alti circa 90 cm, databili alla fine del XVII secolo, periodo Genroku della tarda epoca Edo. Provenienti dai forni di Arita e destinati al mercato europeo attraverso la Compagnia Olandese delle Indie Orientali (VOC), questi vasi rappresentano un perfetto esempio di arte decorativa nipponica in dialogo con il gusto aristocratico occidentale.
Il corpo, di forma a balaustro, è interamente decorato con smalti aka-e, blu sottovetrina e dorature in oro zecchino, raffiguranti aironi tra pini, bambù e fiori in un paesaggio idilliaco intriso di simbolismi: longevità, armonia e rinascita. La spalla e il coperchio sono impreziositi da motivi esagonali con fiori stilizzati, secondo un disegno geometrico che richiama i tessuti imperiali.
Il coperchio è coronato da una presa a tutto tondo raffigurante un Shishi, il mitico leone buddhista protettore, modellato e smaltato con vivacità cromatica.
Esemplari di questa qualità, grandezza e stato di conservazione sono estremamente rari, e trovano riscontro in collezioni museali come quelle del Rijksmuseum di Amsterdam o della Royal Collection britannica.
Opera di eccezionale valore artistico e storico, testimonianza del più alto livello della produzione giapponese da esportazione alla fine del Seicento.