(probabile bozzetto preparatorio)
Scuola romana del XVII/XVIII secolo
Olio su tela
99 x 73 cm.
In cornice 119 x 94 cm.
Dettagli completi dell'opera (clicca QUI)
Il soggetto dell’affascinante tela è tratto dal Giudizio Universale, soggetto estremamente raro e da sempre particolarmente gradito in ambito pittorico, poiché permetteva di cimentarsi con pose contorte, movimenti convulsi e repentini, pathos e drammaticità in composizioni animate da una sontuosa teatralità.
In particolare, qui vediamo la cacciata degli angeli ribelli, da parte di San Michele combattente: l’Arcangelo è raffigurato con la sua armatura ed ad ali spiegate, che colpisce con forza i dannati, che si trasformano gradualmente in demoni durante la caduta negli inferi.
L’Arcangelo Michele domina la scena, avvolto da una luce divina e circondato da nubi celestiali che simboleggiano la separazione tra il regno celeste e l’inferno. Sotto di lui precipita un groviglio di corpi ignudi, disposti in diverse posizioni nella caduta: si dimenano, si urtano, si sovrappongono, cercano di trovare un proprio posto nella fiumana di carne che scorre dall’alto verso il basso. Alcuni di loro precipitano di schiena, altri con la testa in basso, altri ancora hanno raggiunto gli inferi, avvolti dalle spire dei serpenti infernali ed assumendo l’aspetto di un demone.
La pittura barocca amava questa tipologia di soggetti, con scene religiose caratterizzate da grande tensione emotiva, trattati con grande pathos e immediatezza, e per ottenere la drammaticità, gli artisti utilizzavano potenti contrasti di luce e ombra (chiaroscuro), composizioni diagonali e linee vorticose, che immergevano lo spettatore in un'esperienza visiva teatrale e coinvolgente.
Questo dipinto non è solo un'opera d'arte, ma un manifesto della lotta tra il bene e il male, un tema ricorrente nella storia dell'arte che continua a ispirare artisti e appassionati.
L’affascinante tela segue una struttura descrittiva che lo fa riconoscere come un prezioso bozzetto preparatorio, uno studio per una pala di maggiori dimensioni o ancora più probabile per un affresco più complesso; ciò farebbe pertanto supporre che l'opera finale fosse destinata alla decorazione della campata principale di una cappella privata.
Si tratta di un’opera che riflette i caratteri della scuola romana tra Sei e Settecento: i colori sono caldi e luminosi, la gamma cromatica risulta chiara e morbida, le pennellate veloci ma precise sono elementi tipici di questo periodo, con forti commistioni provenienti dagli autori fiamminghi che popolavano la città papale;
La resa del panneggio e la muscolatura dei corpi sono caratteristiche tipiche dell’arte fiamminga di questo periodo, segno della mano esperta di un pittore di grande abilità, sebbene sia arduo individuarne l’autore con precisione ma erede dai modelli illustrativi tipici di questo periodo, influenzati dalla tradizione manierista di autori quali il Cavalier d’Arpino, Andrea Commodi o Scipione Compagno, che affrontarono in numerose occasioni questo soggetto.
Molto interessante, e certamente oggetto di ispirazione del nostro autore la celebre incisione di Philippe Thomassin (1562-1622) che rappresenta la battaglia tra l'arcangelo Michele e i demoni, tratta da un’opera pittorica di Giovanni Battista Ricci (1537-1627), nella quale sembra di rivedere dei dettagli del nostro dipinto.
https://www.britishmuseum.org/collection/object/P_1860-1110-249
Stato di conservazione: il dipinto si trova in buone condizioni conservative con la presenza di restauri e ripresa della materia pittorica sulla superficie.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI:
L’opera viene venduta completa di una cornice antica ed è corredata di certificato di autenticità e scheda iconografica descrittiva.
Ci occupiamo ed organizziamo il trasporto delle opere acquistate, sia per l'Italia che per l'estero, attraverso vettori professionali ed assicurati.
Qualora abbiate il desiderio di vedere questa od altre opere di persona, saremo lieti di accogliervi nella nostra nuova galleria di Riva del Garda, in Viale Giuseppe Canella 18. Vi aspettiamo!
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