Coppia di Paesaggi '700

Ho esaminato con vivo interesse questa coppia di dipinti raffiguranti delle amene e gustose “Scene campestri ” (dipinti a olio su tela, cm. 33 x 26 senza cornici e 50 x 42 cm con bellissime cornici d'epoca), con dei pescatori che lavorano all'alba visto il tono arancione dei cieli, chi preparando le reti chi approdando con un barchino pronto all'opera con uno sfondo paesaggistico delizioso, ben dipinto e di grande qualità pittorica sia nei dettagli sia nei colori.

L’estemporaneo “intrattenimento” nella coppia è ambientato sullo spiazzo di un declivio boscoso, che digrada verso il fondo valle percorso da un fiume, incassato tra alte e scoscese sponde. Uno spazioso e luminoso “Paesaggio”, imperniato sulla presenza centrale di un ponte con un centro abitato che esplica una chiara ispirazione alla campagna laziale, probabilmente lungo l’alta valle del Tevere. Parallelamente la sua caratterizzazione pittorica ci riconduce direttamente ai modi degli specialisti romani, attivi a Roma nella prima metà del Settecento, da Andrea Locatelli e Jan Frans van Bloemen a Paolo Anesi e Paolo Monaldi.

Proprio le tipologie, fisionomiche e gestuali, di questi maestri con l'aggiunta di una precisione pittorica quasi fiamminga mi fanno pensare ad un artista come Giovanni Battista Busiri ( Roma 1698 – 1757 ).

L'artista nelle sue reiterate “pastorellerie”, esplica generalmente una minuziosa descrizione degli usi e dei costumi del mondo agreste laziale, osservato però più nei loro quotidiani impegni di lavoro che negli svaghi, e sempre proposto in una disimpegnata chiave arcadica, con attinenti preziosità pittoriche ed espressive, già largamente partecipi e rappresentative del Rococò.
Una angolazione interpretativa che costituisce un aspetto determinante della personalità artistica del Busiri, il quale pur nella costante adesione al suo contemporaneo ambito popolare, afferma un sostanziale allineamento al raffinamento estetico dei cugini fiamminghi, con non di rado dei riferimenti che risultano circostanziati e non solo generici.

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Dr. Riccardo Moneghini
Storico dell' Arte