Italia, seconda metà del XIX secolo
Attribuito a Ignazio Giacometti (1825–1894)Elegante scultura a tutto tondo in marmo bianco di Carrara, raffigurante l’episodio evangelico del tradimento di Cristo da parte di Giuda Iscariota. Il gruppo mostra le due figure a grandezza naturale, nell’attimo sospeso del bacio: Cristo, con lo sguardo abbassato, accetta il gesto con silenziosa rassegnazione; Giuda, dal volto intensamente espresso, si protende verso di lui con un abbraccio che cela la perfidia del tradimento. La qualità esecutiva è eccellente: i panneggi ricadono con morbida naturalezza, i volti sono scolpiti con finezza e introspezione, mentre la resa anatomica delle mani, dei piedi e dei capelli testimonia una padronanza tecnica pienamente accademica. Di particolare rilievo il dettaglio del sacchetto delle monete, stretto nel pugno di Giuda, allusione chiara e simbolica al compenso del tradimento. Per analogia compositiva e qualità formale, l’opera può essere attribuita a Ignazio Giacometti, autore del celebre gruppo marmoreo del Bacio di Giuda conservato presso la Scala Santa di Roma. Sebbene meno monumentale, questa versione privata ne condivide l’impostazione narrativa, la tensione trattenuta e l’equilibrio tra pathos e idealizzazione. Opera di grande forza drammatica e raffinatezza esecutiva, testimonianza significativa della scultura religiosa italiana di secondo Ottocento.