Dipinto, olio su tela, dalle misure di 74 x 99 cm senza cornice e 92 x 115 cm con splendida cornice coeva del pittore Aniello Ascione ( Napoli fine del XVII secolo ), raffigurante una natura morta all'aperto, periziato da G. Bocchi.
Allievo di Giovanni Battista Ruoppolo ( Napoli 1629 - 1693 ) Aniello Ascione fu uno dei maggiori interpreti barocchi della pittura di natura morta a Napoli.
Ascione si mosse sempre sulla scia del maestro, di cui fu certamente l'allievo più talentuoso, arrivando a livelli talmente elevati di reinterpretazione della sua arte da renderlo quasiindistinguibile soprattutto nella resa dei grappoli di uva, il frutto più caratteristico e riprodotto da entrambi.
La pratica di firmare alcuni dipinti con un monogramma formato da due a intrecciate ha consentito di inquadrarne la produzione in forma molto chiara e di rilevare la sua indipendenza da recco, Brueghel e Belvedere.
Per quanto ne sappiamo Ascione si dedicò sempre esclusivamente, come nella nostra tela, alle rappresentazioni di frutti all'aperto, spaziando da tele di piccole dimensioni adi cui è emblematico il dipinto in questione e alktre di dimensioni più ampie come la natura che si trova a Napoli al Museo Capodimonte o al museo Correale di Sorrento.
Nei dipinti intorno al metro di lunghezza, come la nostra bella opera in esame, l'elemento dominante consiste nel gruppo di frutti in primo piano ed il paesaggio è solamente suggerito in distanza: ma è fondamentale dire che le tele dell' Ascione sono tutte caratterizzate da un forte luminismo invadente il primo piano, tale da far emergere i frutti con un plasticismo possente .
Angurie, melagrane, pesche e prugne sono descritte al culmine della loro maturazione dove tutto diventa magnificenza, luce e colore.
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Dr. Riccardo Moneghini
Storico dell' Arte

































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