Toscana, XVIII secolo, Putto con delfino

Toscana, XVIII secolo, Putto con delfino
Toscana, XVIII secolo, Putto con delfino-photo-2
Toscana, XVIII secolo, Putto con delfino-photo-3
Toscana, XVIII secolo, Putto con delfino-photo-4
Toscana, XVIII secolo, Putto con delfino-photo-1
Toscana, XVIII secolo, Putto con delfino-photo-2
Toscana, XVIII secolo, Putto con delfino-photo-3

Descrizione dell’oggetto d’antiquariato :

"Toscana, XVIII secolo, Putto con delfino"

Toscana, XVIII secolo

Putto con delfino

Marmo, cm alt. 55



La scultura in esame, realizzata in pregiato marmo, raffigura un putto o più precisamente uno spiritello d'acqua (forse un giovane Eros o un amorino), completamente nudo e dal fisico paffuto. ll marmo, pur nella sua freddezza, è lavorato per suggerire la morbidezza e la carnosità della figura infantile, tipica dell'ideale di bellezza rinascimentale e tardo-rinascimentale. Il putto è immortalato in una posa dinamica e apparentemente instabile, puntando il piede destro su un delfino, spesso associato a Poseidone, che funge qui da base. Questa ricerca di dinamismo e di una posa non perfettamente frontale costituiva un tratto distintivo dell’arte plastica a partire dal Cinquecento, anticipando quella predilizione tipicamente settecentesca per la figura serpentinata: il soggetto, infatti, presenta un leggero contrapposto ed una torsione del busto, elementi che accentuano il senso di movimento dell’insieme. Con la mano destra regge una sorta di recipiente sopra il capo, suggerendone la funzione originaria di fontana decorativa, mentre la mano sinistra sembra reggere o abbracciare la coda del delfino. Il volto è sorridente e giocoso, con riccioli fitti ed un'espressione di vivace e puerile innocenza. Per la sua conformazione questa tipologia di sculture poteva, infatti, essere destinata ad abbellire ville e giardini medicei, luoghi in cui l'acqua e la scultura festosa erano elementi fondamentali (come nelle celebri fontane del Giardino di Boboli). Questo gioioso naturalismo rappresentava una caratteristica tipica della scuola toscana del XVIII secolo, che traeva ispirazione dall’intramontabile tradizione fiorentina di scultori come Andrea del Verrocchio e Giambologna. Il Cinquecento, in Toscana, si presentava di fatto come un periodo di intensa creatività scultorea, dominato prima dall'apice rinascimentale e poi dal Manierismo. Il Putto con delfino in bronzo di Andrea del Verrocchio, risalente al 1470 circa e conservata a Palazzo Vecchio, funge da modello archetipico per la nostra scultura, contraddistinto da una mobilità straordinaria concepita per un'instabile posa di fontana, inizialmente destinata a Villa Careggi. Nel corso del XVI secolo, anche scultori come Tribolo e Ammannati popolarono le fontane granducali con innumerevoli putti e figure marine, spesso concepiti non come singoli capolavori, ma elementi di una complessa macchina idraulica e allegorica.

Prezzo: 3 800 €
Epoca: XVIII secolo
Stile: Altro stile
Stato: Buono stato

Materiale: Marmo
Altezza: cm 55

Riferimento (ID): 1668381
Disponibilità: Disponibile
line

"Ars Antiqua srl" Vedi altri oggetti di questo antiquario

line

"Sculture In Marmo E Pietre, Altro stile"

Antiquariato simile su Proantic.com
Ricevi la nostra newsletter

Rimanete aggiornati su tutte le novità e gli oggetti d’antiquariato messi in vendita da professionisti antiquari, selezionati di volta, in volta con cura dal team di Proantic per la nostra newsletter

line
facebook
pinterest
instagram

Ars Antiqua srl
Antiquaire généraliste
Toscana, XVIII secolo, Putto con delfino
1668381-main-69382fb411391.jpg

+39 02 29529057



*Un messaggio di conferma ti sarà inviato da info@proantic.com Controlla la tua casella di posta elettronica, compresa la “Posta indesiderata”

Thank you! Your submission has been received!

Oops! Something went wrong while submitting the form