Cantante nel ruolo di Andromeda incatenata, forse da Persée di Lully (1682)
Marie Aubry (ca. 1650 – dopo il 1684), celebre soprano dell’Académie royale de musique e prima interprete del ruolo di Andromède nell’opera Persée di Jean-Baptiste Lully, appare come la probabile modella di questo piccolo ritratto teatrale. La coerenza tra l’iconografia, la moda e la cronologia della scena rende questa ipotesi verosimile.
La giovane donna è ritratta in costume di scena, con un bracciale da cui pende una catena: un dettaglio eloquente che richiama il mito di Andromeda incatenata a una roccia come offerta al mostro marino. Questo elemento orienta chiaramente verso una lettura teatrale, suggerendo che si tratti di un ritratto legato a una specifica interpretazione scenica.
L’acconciatura bassa, i riccioli laterali e l’abito scollato ornato da un morbido merletto sulla scollatura corrispondono alla moda francese dei primi anni 1680, poco prima della diffusione delle pettinature alte che caratterizzeranno il decennio successivo. L’opera può quindi essere datata con buona certezza agli anni immediatamente successivi al debutto di Persée.
Nato a Firenze, Lully era giunto in Francia come servitore della duchessa di Montpensier. Grazie al suo talento musicale e alla sua abilità politica, divenne il più influente compositore della corte di Luigi XIV, fondatore dell’Académie royale de musique e artefice di una nuova estetica teatrale che univa musica, danza e macchina scenica. Aubry fu una delle sue interpreti preferite.
Nel 1684, la cantante fu coinvolta in un episodio controverso: un presunto tentativo di avvelenamento di Lully, che scosse l’ambiente musicale parigino. Anche se le conseguenze legali furono limitate, l’episodio segnò la fine della sua carriera. Questo ritratto – se effettivamente riferibile a lei – rappresenta un raro documento visivo della scena musicale francese del Grand Siècle e testimonia l’interesse per l’immagine scenica della cantante-attrice.
Olio su tela incollata già anticamente su tavoletta di rovere
dopo il 1682
scuola francese
30 × 22 cm (dipinto ovale)
33 × 28 cm (tavoletta)
40 × 48 cm (con cornice)
Stato di conservazione: alcune abrasioni e vecchi restauri; pittura ben leggibile. La cornice presenta piccole seccature e mancanze nella doratura.