"Bottega di Jules Joseph Lefebvre (Tournan-en-Brie 1836 – Paris 1912) "Bacco fanciullo e ninfa""
In un paesaggio arcadico, nella vegetazione a ridossodi una baia sono raffigurate una giovane donna e un bambino. Il tema è chiaramente a sfondo mitologico, il bambino è in realtà Bacco fanciullo dio del vino e dell’ebbrezza e vestito di pelli, ritratto in atteggiamento giocoso con una ninfa seminuda, avvolta in una veste dorata. Essa tiene in mano arco e frecce ed un volatile appena cacciato, riferimento probabilmente all’educazione della giovane divinità. L’insolita coppia è raffigurata seduta su di una roccia, la ninfa sorregge con le sue gambe il bambino che inarca la schiena giocosamente. Sulla destra è raffigurata un’erma scolpita in marmo, richiamou lteriore alla tradizione classica. La tenera scena è ambientata al limitare di una foresta tra alberi e giunchi e lascia intravedere una baia caratterizzatad al mare calmo e tranquillo. La tecnica della pittura a pastello tende adesaltare la morbidezza dei corpi, e lo sfumato dei contorni di questa bellascena a carattere mitologico. Il dipinto è da ascrivere alla cerchia del pittoreJules Joseph Lefebvre (Tournan-en-Brie 1836 – Parigi 1912). Si formò all’École des Beaux-Arts di Parigi, dove fu allievo di Léon Cogniet, affermandosi presto come pittore accademico. Nel 1861 vinse il Prix de Rome con il dipinto La morte di Priamo, che gli permise di soggiornare a Villa Medici. Specialista nel ritratto e soprattutto nella figura femminile, divenne celebre per i suoi nudi idealizzati e allegorici, caratterizzati da una resa levigata e da una bellezza classicheggiante. Fu anche un apprezzato insegnante all’Académie Julian, dove formò numerosi allievi francesi e stranieri, contribuendo alla diffusione dell’accademismo internazionale. Ricevette numerosi riconoscimenti ufficiali, fu eletto membrodell’ Académie des Beaux-Arts nel1891 e insignito della Légion d’honneur. Lefebvre rappresenta uno dei maestri dell’arte accademica francese della seconda metà dell’Ottocento, apprezzato tanto per l’eleganza formale quanto per la sua influenza pedagogica.