Nicola Fabbricatore (Napoli 1888 – Roma 1962)
Veduta di barche a Venezia all’alba
Pastello su cartoncino, protetto da cartoncino più spesso con dedica
cm 43/39 con cornici
Firmato in basso a sinistra: Nic. Fabbricatore
Cornice in legno intagliato e argentato, fine anni Venti
Un’alba lagunare, quando il giorno fatica a nascere e l’acqua trattiene ancora il silenzio della notte. Le barche sono quelle che da secoli popolano la laguna, i bragozzi e i trabaccoli con le loro vele triangolari, grandi come tende. Si muovono lente, immerse nella foschia. In fondo, sulla riva lontana, piccoli punti luminosi: forse i vecchi lampioni a gas, introdotti a Venezia nel 1843 e che ancora a inizio Novecento convivevano con i primi lampioni elettrici.
Fabbricatore, autodidatta napoletano, fu un pittore di atmosfere. Guardava la laguna non tanto per descriverne i dettagli architettonici, ma per fermarne l’attimo: un colore che si sfuma, una luce che vibra, un riflesso che scompare. Sul retro, una dedica rivela la storia privata di questo foglio: «A Giulio Noseda e alla sua gentile sposa nel giorno della loro unione coi auguri più vivi e sinceri di bene e d’ogni felicità. 5/6/1929. Iris Musaldi». Un regalo di nozze, dunque, incorniciato proprio in quegli anni, a suggellare non solo un matrimonio ma anche la fortuna di un’immagine che conserva intatta la freschezza di un’alba lagunare.
Qui sta l’affinità con l’impressionismo: se Monet aveva dipinto la nebbia di Londra come scenario della modernità, Fabbricatore ne offre una versione italiana e lagunare, trasformando la foschia veneziana in un gioco di riflessi liquidi e sospesi
Fabbricatore aveva iniziato a esporre già nel 1915 alla Mostra nazionale di Napoli. Negli anni Venti e Trenta fu presenza regolare alle Biennali veneziane: nel 1922, nel 1924, nel 1926, ancora nel 1930 e oltre. Si può immaginare che proprio durante uno di quei soggiorni lagunari, quando i pittori si trovavano a Venezia per la Biennale, egli abbia realizzato questo piccolo, vibrante pastello.
Stato di conservazione: buono, con la patina del tempo
































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